Il grave episodio avvenuto lo scorso 24 dicembre a Licola, frazione di Giugliano in provincia di Napoli, durante uno spettacolo del Circo M. Orfei, gestito dalla famiglia Martini, è un’ulteriore testimonianza dell’inaccettabilità dell’utilizzo di animali nei circhi.
Durante lo spettacolo, un addestratore, di fronte a leoni visibilmente agitati, ha lanciato loro una pedana e li ha colpiti con frustate. Una scena profondamente disturbante che non solo evidenzia le condizioni di prigionia e stress in cui vivono questi animali, ma rappresenta anche una chiara violazione del rispetto e della dignità che ogni essere vivente merita.
PRESIDIO CONTRO IL CIRCO ORFEI A ROMA: UNISCITI A NOI!
Partendo da questo episodio vergognoso, l’Associazione Animalisti Italiani, ha deciso di organizzare un presidio per sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere con forza la fine dello sfruttamento degli animali nei circhi.
Appuntamento Domenica 12 gennaio in Via Torrevecchia 1110 (Ang. Via Boccea) – ROMA, dalle ore 15:00 alle 17:00.
Questa ennesima dimostrazione della crudeltà insita nel circo con animali sottolinea l’urgenza di approvare la proposta di legge per il divieto dell’utilizzo di animali nei circhi. In molti Paesi europei, simili normative hanno già posto fine a questa pratica anacronistica, promuovendo un nuovo modello di intrattenimento basato sulla creatività umana e privo di sfruttamento animale.
27 Paesi in Europa si stanno opponendo a questa pratica crudele e anacronistica. La Grecia è stato il primo Paese europeo a vietare completamente l’uso di tutti gli animali nei circhi, a seguire anche Malta. Tra i Paesi contro lo sfruttamento degli animali nei circhi anche Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Polonia, Slovacchia, Svezia, Regno Unito, Portogallo, Paesi Bassi e Spagna che hanno introdotto restrizioni e divieti sull’uso di animali selvatici. Alcune comunità autonome spagnole, come Catalogna, Isole Baleari, Galizia e Murcia, hanno vietato i circhi con animali.
Dichiara Carmine De Nuzzo, Consigliere Nazionale dell’Associazione Animalisti Italiani: “Il Parlamento italiano ha rinviato ancora una volta l’attuazione della legge che vieta l’impiego di animali selvatici nei circhi. Tigri, elefanti, leoni e tutti i 2.000 animali che secondo le stime vivono sotto i tendoni del nostro Paese continueranno, almeno per un altro anno, ad esibirsi negli spettacoli itineranti. Bisogna dire basta a questo continuo procrastinare“.
Il nuovo Codice dello Spettacolo era stato approvato in via definitiva già nel luglio 2022 per andare a sostituire la precedente normativa, decaduta del 2019. Questo Codice regola l’intero settore dello spettacolo, compreso quello itinerante che vede protagonisti gli animali. Tra le novità introdotte c’è proprio una chiara indicazione affinché i selvatici utilizzati dalle attività circensi abbiano una nuova vita.
Nello specifico, è previsto un periodo di conversione di queste attività di circa due anni durante i quali gli animali non possono essere acquistati o fatti riprodurre, in modo da arrivare gradualmente alla dismissione. Se la legge fosse stata attuata già nel 2022, adesso nei circhi italiani già non ci sarebbero più animali, ma la posticipazione continua sta spostando il limite sempre più lontano nel tempo.
È il momento di cambiare. L’Italia deve seguire l’esempio di altre nazioni e abbandonare un sistema di spettacolo che non ha più spazio in una società civile, etica e responsabile.