Pubblicare un video sul noto social Tik Tok: questa l’assurda motivazione che ha spinto F.G. un ragazzino di 13 anni nella zona della Cittadella a Casoria a prendere a calci un gatto scaraventandolo contro il muro. Una scena violenta, filmata dagli altri coetanei che poi è stata pubblicata sulla piattaforma web molto in uso fra i giovani.
Il povero gattino è morto, tra l’indifferenza generale, a causa del trauma subito ad opera del suo assassino.
Dichiara Riccardo Manca Vice Presidente degli Animalisti Italiani:
“Un video agghiacciante.
Immagini che continuano a lasciare il segno, che scuotono le nostre coscienze, che indignano tutti tranne che i nostri politici.
Di tutta questa terribile storia rimane una vita innocente spezzata e una pericolosissima deriva delinquenziale che evidenzia sempre di più l’assoluta mancanza di valori e di ideali. Abbiamo sperato non fosse vero. Non è la prima volta che un minore è coinvolto in casi del genere: pensiamo al riccio di Ciriè (TO) o al gatto scaraventato da un balcone a Torino, entrambi morti a causa di atti scellerati da parte di minori. E non c’è grande divario tra Nord e Sud; la società è malata, ovunque cui si verificano periodicamente crimini del genere.
Atti raccapriccianti che vedono sempre gli Animali come vittime sacrificali”.
Attualmente gli autori di delitti sugli animali anche se condannati con il massimo della pena non sconteranno un giorno di galera per colpa di una legge sbagliata, iniqua e inadeguata e saranno liberi di compiere altri delitti sugli animali.
Il sistematico abuso della Vita di chi è più debole e la pericolosissima recrudescenza della violenza ad esso collegata rappresenta un vero e proprio campo minato per la vita di ciascuno di noi ora e per il futuro delle nuove generazioni.
Un mondo senza giustizia è un mondo che non conoscerà mai la pace.
Continuiamo a registrare lo scandaloso lassismo delle istituzioni e della politica tutta di fronte a un’emergenza che andrebbe affrontata con il massimo dell’impegno adottando finalmente provvedimenti severissimi e immediati; degni di un paese che si autoproclama come “civile”.
L’associazione Animalisti Italiani sporgerà denuncia.
Non imparare dalla storia è uno dei misfatti più gravi di cui la specie umana possa macchiarsi.
Pretendiamo pene più severe, certe e senza possibilità di sconti.
È necessario dare un segnale chiaro che il tempo della tolleranza è finito.
Vi invitiamo a firmare la nostra petizione.
“La crudeltà inflitta agli animali e già la sola indifferenza nei confronti delle loro sofferenze costituiscono uno dei più gravi peccati del genere umano.
Essi sono la base della degenerazione umana.
Se l’uomo è causa di così tanta sofferenza, quale diritto ha poi di lamentarsi se deve soffrire anche lui?”
(Romain Rolland – 1866-1944, poeta francese premio Nobel)
PUOI FIRMARE LA PETIZIONE QUI –> https://animalisti.it/petizione-combattiamo-il-maltrattamento-animale/
OPPURE CLICCANDO QUI