Asti, 7 settembre 2025 – Oggi ad Asti non si è parlato solo di Palio: al centro della città è risuonato forte anche il grido di chi difende gli animali e rifiuta ogni forma di sfruttamento e violenza, dai cavalli costretti a correre al Palio di Asti fino ai tori condannati nelle corride.
Durante la giornata, l’Associazione Animalisti Italiani ha partecipato in prima persona a due importanti momenti di protesta insieme all’associazione UNA.
La prima iniziativa si è svolta in corso Dante, all’angolo con via Battisti, dove un gruppo di volontari ha organizzato un sit-in pacifico contro il Palio. Striscioni e cartelli, con slogan e immagini esplicite, hanno raccontato l’altra faccia di questa manifestazione che viene spesso presentata come folklore, ma che in realtà comporta gravi rischi e sofferenze per i cavalli.
Come sappiamo, ogni anno c’è il pericolo che qualche animale rimanga ferito, o peggio, e noi riteniamo che non ci sia nulla di “tradizionale” nel dolore inflitto a esseri viventi.
“Nel pomeriggio, ci siamo poi spostati nel centro cittadino, dove abbiamo sfilato in corteo contro la corrida.
Abbiamo percorso tutto corso Alfieri, fino a piazza Alfieri, portando cartelli e messaggi contro questa pratica brutale. La manifestazione ha raccolto circa 4.000 persone, la maggior parte purtroppo a favore delle corride e di manifestazioni simili, ma la nostra presenza ha avuto un forte impatto visivo e simbolico”, dichiara Claudia Sgarzi attivista piemontese dell’Associazione Animalisti Italiani.
Essere in mezzo a una folla così numerosa, spesso ostile, è stata una sfida, ma anche un momento di grande forza collettiva: la voce di chi difende gli animali non si farà mai mettere a tacere.
“Abbiamo scelto di esserci, di far vedere che un altro modo di celebrare la nostra cultura e le nostre tradizioni è possibile, senza infliggere dolore agli animali”, hanno dichiarato alcuni volontari presenti al corteo.
La nostra partecipazione a questi eventi dimostra ancora una volta che la lotta per i diritti degli animali è viva e determinata.
Continueremo a impegnarci affinché il Palio di Asti e ogni spettacolo basato sulla sofferenza animale siano solo un ricordo del passato.