ZOO: VITTORIA DEGLI Animalisti Italiani Onlus
ARCHIVIATA QUERELA CON STORICA SENTENZA:
<<Il termine zoo=lager descrive perfettamente le condizioni degli animali negli zoo>>
Roma, 22 Maggio 2016 – Arriva negli uffici dell’associazione Animalisti Italiani Onlus, www.animalisti.it, l’ordinanza di archiviazione in relazione al procedimento pendente nei confronti di Caporale Walter per il reato di cui all’art. 595, 3° co. c.p. (“diffamazione”) per aver definito lo Zoo di Pistoia “lager per gli animali” e “criminali” i suoi gestori.
Era l’Agosto del 2014 quando i volontari dell’associazione si sono barricati all’ingresso dello zoo per manifestare contro le pessime condizioni igenico-sanitarie nelle quali versavano gli animali all’interno della struttura, soprattutto elefanti, pantere e animali esotici.
Ma la premessa del reato di diffamazione è proprio la libertà di manifestazione di pensiero ed il diritto di critica, pertanto il giudice assolve il Presidente dell’Associazione sostenendo che la frase “zoo lager” è una proposizione metaforica che intende descrivere in modo incisivo le INNATURALI CONDIZIONI DI CATTIVITA’ cui sono costretti gli animali ospitati nel complesso e l’aggettivo “criminali” risponde alla medesima finalità.
Il bello però di questa sentenza che può sicuramente definirsi animalista non si limita a questo. Il Giudice motiva il suo verdetto sostenendo che la restrizione di esemplari di animali non predisposti alla vita in cattività è per loro causa di sofferenza e maltrattamento e che ormai questo è un punto di vista largamente condiviso a livello sociale e destinato ad affermarsi come dominante. Non si tratta solo dello zoo di Pistoia, quindi, ma di tutte le strutture che hanno le stesse finalità: la DETENZIONE e lo SFRUTTAMENTO COMMERCIALE di esseri viventi.
Possiamo con immensa gioia affermare quindi che è opinione diffusa (anche ai ‘piani alti’ della magistratura) che gli zoo sono luoghi terribili per gli animali: l‘idea che il pubblico possa osservare animali in gabbia a fini ‘istruttivi’ è ormai largamente ridicola ed è altamente improbabile che si possa imparare qualcosa guardando un animale che vive da prigioniero al di fuori del suo habitat naturale e di un sano contesto sociale.
Se è vero che i programmi di riproduzione in cattività hanno salvato molte specie dall’estinzione, è altrettanto vero che la stragrande maggioranza degli animali che vive negli zoo non appartiene a specie minacciate o in pericolo, e inoltre bisogna aggiungere che molti giardini zoologici sono situati in zone temperate, mentre la maggior parte delle specie in via di estinzione vivono in zone tropicali.
Ci auguriamo quindi che con il tempo questi “nuovi lager” scompariranno o al massimo, se necessario, verranno trasformati in rifugi per gli animali stessi.
#ANIMLILIBERI
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.