Il presidente degli Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale, ha inviato una lettera al Papa Francesco in risposta alle recenti dichiarazioni fatte durante la sua visita a Giacarta, in Indonesia. Durante il viaggio, il Santo Padre ha criticato di nuovo le famiglie che scelgono di adottare animali domestici invece di avere figli, collegando questa scelta a una crisi della natalità e a un consumismo individualista.
“Manca giustizia sociale, ma la risposta non può essere limitare le nascite”. Ma non sarebbero solo queste le cause del calo delle nascite. Secondo il papa, molte famiglie “preferiscono avere un gatto o un cagnolino, invece di un figlio”. “Questo non può andare bene”, ha ammonito il Papa.
Nella sua missiva, Caporale ha richiamato l’attenzione sul fatto che la difesa dei più deboli non può limitarsi a un ambito selettivo, ma deve abbracciare tutti i membri della creazione divina. «Mi occupo di difendere i più fragili dall’età di 14 anni», ha scritto Caporale, «gli immigrati e i barboni sono miei fratelli esattamente come lo sono gli animali, poiché seguo l’insegnamento di Papa Paolo VI: “Gli animali sono la parte più piccola della Creazione Divina, ma noi un giorno li rivedremo nel mistero di Cristo”».
Caporale ha sottolineato che i più vulnerabili tra i vulnerabili includono non solo gli esseri umani, ma anche gli animali. La sua lettera fa eco all’idea che la violenza e la discriminazione iniziano spesso nei confronti degli animali e si estendono a gruppi più ampi, tra cui immigrati, donne e disabili. In questo contesto, ha osservato che una cultura di rispetto e compassione per tutte le forme di vita è essenziale per costruire una società più giusta.
«La violenza inizia sempre sugli animali per poi passare agli immigrati o alle donne», ha dichiarato Caporale. «La sua cultura argentina non le permette di calarsi nel sangue e nel dolore degli animali».
L’Associazione Animalisti Italiani Onlus spera che questo dialogo possa portare a una maggiore comprensione e sensibilità verso le questioni legate ai diritti degli animali e alla loro dignità, come parte integrante del rispetto per tutti i viventi. La lettera di Caporale rappresenta un appello a considerare la protezione degli animali come parte di un impegno più ampio per la giustizia e la solidarietà universale.