“Siamo al fianco degli animali colpiti dall’implacabile alluvione che ha recentemente devastato la Regione Toscana. Mentre i problemi climatici si intensificano, il nostro impegno a proteggere i più vulnerabili, compresi gli animali, è più forte che mai”, afferma Walter Caporale, Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani.
In risposta a questa tragica emergenza, gli Animalisti Italiani hanno già portato a termine un’iniziativa significativa. Grazie alla determinazione della referente locale degli Animalisti Italiani a Prato, Annalisa Balli, è stata organizzata una raccolta di cibo per gli animali bisognosi: principalmente cani e gatti del canile e gattile comunale, ma anche cavalli, pecore, conigli, maiali e galline. Una prima donazione di cibo è stata effettuata, ma la richiesta di aiuto per gli animali alluvionati è ancora crescente. Pertanto, stiamo proseguendo con la raccolta di cibo e coperte in tutta la Toscana.
Chiunque desideri contribuire a questa causa nobile e urgentemente necessaria è invitato a partecipare. È possibile effettuare donazioni o consegnare direttamente cibo e coperte presso i nostri coordinatori locali in Toscana, che sono pronti ad accogliervi:
Annalisa (Prato): +39 333 714 3137
Albano (Piombino): +39 333 281 50 43
Claudia (Lucca): +39 347 564 8121
La solidarietà e il sostegno della comunità sono fondamentali in momenti come questo, in cui gli animali hanno bisogno del nostro aiuto più che mai. Ogni contributo, grande o piccolo, farà la differenza nella vita di questi esseri indifesi.
Sette morti, e danni per milioni di euro: questo il primo bilancio provvisorio dell’impatto della tempesta Ciaran sulla Toscana: l’esondazione di corsi d’acqua come il Bisenzio e la Furba, per la forte pioggia che ha colpito la Toscana centrale, ha generato un’alluvione a macchia di leopardo nell’area tra Sesto Fiorentino e il pistoiese, colpendo duramente città come Prato, Campi Bisenzio, Quarrata e Montemurlo. Ma problemi si sono riscontrati anche sulla costa, da Livorno alla Versilia per via del forte vento, e delle difficoltà del mare a recepire la piena dei fiumi. Tanto che il governo ha dichiarato lo stato d’emergenza nazionale, annunciando lo stanziamento di 5 milioni di euro per le misure più urgenti.
Il nord Italia è stato colpito dalla perturbazione determinata dal vortice ciclonico Ciaran che è prodotta dalla cosiddetta “baroclinicità”, ossia lo scontro tra le masse d’aria fredde e calde, queste ultime pre-esistenti. Nel caso in particolare della tempesta, questa si è rinforzata anche dalle temperature del mare che è estremamente caldo, a causa dei cambiamenti climatici. Il clima sulla Terra cambia per cinque ragioni. Quattro sono ragioni di lungo periodo o lunghissimo periodo, migliaia o decine di migliaia di anni e sono legate a caratteristiche astronomiche della Terra. Ma c’è solo un parametro che muta in tempi brevissimi, decine di anni o secoli, ed è la presenza di gas serra, di anidride carbonica, in atmosfera. Come dichiarato, in un’intervista rilasciata ad Agi, Mario Tozzi geologo del Cnr, sottolinea che sui parametri astronomici chiaramente gli esseri umani non possono far niente visto che non è possibile modificare l’orbita della Terra o le correnti oceaniche, ma certamente è responsabilità della comunità mondiale preoccuparsi dell’immediato presente e dei danni causati da allevamenti intensivi e multinazionali di settori diversi che continuano massivamente a sfruttare le risorse del pianeta, inquinando e determinando la crisi climatica in atto.
Conclude il geologo Tozzi: “Se non si mettono d’accordo tutti i governi mondiali non ne usciamo. Se le multinazionali non decidono finalmente di non massimizzare più i profitti a qualsiasi costo non andiamo da nessuna parte. Se gli stati nazionali non definiscono i comportamenti virtuosi non andiamo da nessuna parte”.