Lo scorso settembre eravamo in prima linea al Palazzo di Giustizia di Trento.
Eravamo pronti a costituirci parte civile nel procedimento penale a carico di Rossi e Zanin, colpevoli della morte della mamma orso KJ2.
Tuttavia l’udienza è stata rinviata al 12 ottobre per l’elevato numero di richieste di costituzione di parte civile. Ben 12 associazioni animaliste e ambientaliste: Animalisti Italiani, Lav, Wwf, Lega nazionale difesa del cane, Oipa, LAC, Leal, Legambiente, Gaia, Limav, Salviamo gli orsi della luna, Enpa.
“La nostra richiesta di azione legale per far valere i diritti della mamma orso KJ2 non è stata accolta dal Tribunale di Trento che ci ha esclusi dal processo con la motivazione di mancanza di collegamento territoriale.
Come è possibile visto che l’Associazione Nazionale Animalisti Italiani ha volontari presenti ed operanti anche a Trento? Il nostro avvocato aveva depositato, tra l’altro, proprio una dichiarazione da parte di un’associata, Marina Bettega, residente a Trento. È paradossale vedere come i cavilli burocratici contino più del diritto alla vita dei plantigradi.
Avremmo voluto essere parte civile nel procedimento che vede sul banco degli imputati, accusati di uccisione di animali, il Presidente della Provincia Rossi e il Dirigente Zanin per ottenere giustizia in nome di tutte le vite spezzate.
Così non è stato.
Non ci arrenderemo e di certo non dimenticheremo l’uccisione di KJ2 fucilata a morte, nell’agosto 2017, durante le operazioni di cattura da parte dei forestali.
Nel frattempo proseguiremo per vie legali la battaglia per gli orsi affinché si disponga la chiusura immediata dell’inadeguato Centro Faunistico del Casteller e si liberino tutti gli orsi che detiene in stato di cattività”, dichiara Walter Caporale Presidente degli Animalisti Italiani.