DA OGGI ONLINE LA RACCOLTA FIRME PER PORTARE IN SENATO LA PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA POPOLARE, PER DARE VOCE ALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CITTADINI ITALIANI DA SEMPRE CONTRARI ALL’UCCISIONE DEGLI ANIMALI PER DIVERTIMENTO
È da oggi sulla piattaforma pubblica online la proposta di Legge d’iniziativa popolare per l’abolizione della caccia, la tutela rafforzata di lupi e orsi, l’aumento delle aree protette e la cancellazione dell’articolo 842 del Codice civile che consente ai cacciatori di entrare nelle proprietà private.
Al link https://bit.ly/firma-stop-caccia, seguendo le istruzioni presenti nella pagina web, chiunque dotato di SPID o Carta d’identità elettronica potrà firmare sostenendo così l’iniziativa. L’obiettivo è raggiungere le cinquantamila firme necessarie affinché la proposta possa essere valida e discussa in Parlamento.
“Un’azione essenziale contro il Disegno di Legge “sparatutto” presentato dal centrodestra al Senato con le firme dei Capigruppo Malan (FdI), Romeo (Lega), Gasparri (FI), Salvitti (Civici d’Italia) e annunciato venerdì scorso dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida al Consiglio dei Ministri, anche se questo va contro la volontà della stragrande maggioranza degli italiani che da sempre si dichiara contro l’uccisione degli animali per divertimento e tanto più contro l’estensione dell’attività venatoria – dichiarano Animalisti Italiani, ENPA, LAC, LAV, LNDC Animal Protection e OIPA – per questo motivo abbiamo depositato la Proposta di Legge d’iniziativa popolare che chiediamo a tutti i cittadini di sostenere con la loro firma affinché venga discussa in Parlamento insieme al Ddl della maggioranza parlamentare, pericolosamente assegnato da ieri in sede redigente alle Commissioni Ambiente e Agricoltura del Senato, che prevede tra l’altro la caccia in primavera, nelle foreste demaniali gestite dai Carabinieri Forestali finora territorio turistico, nei valichi montani, il potere di sparo alle guardie di banche e supermercati e l’estensione della cattura degli uccelli con le reti e il loro uso come richiami. È necessario dare un forte segnale alla politica ricordando che la maggioranza assoluta dei cittadini italiani è contraria alla caccia.”
Con il coinvolgimento di tante altre associazioni nazionali e locali, comitati di cittadini contrari al Ddl Lollobrigida che punta a uccidere più animali, a estendere l’uso delle armi, a diminuire la sicurezza dei cittadini, daremo voce e centralità a quel 76% di cittadini che negli anni Eurispes ha certificato come contrari alla caccia, contro l’arroganza dei cacciatori (0,7% della popolazione) e dei loro politici di riferimento che usano la vita degli animali selvatici come merce di miope scambio elettorale.
“Dobbiamo finalmente rimettere al centro del dibattito pubblico e politico la convivenza pacifica tra i cittadini e gli animali selvatici, la passione sanguinaria dei cacciatori non può e non deve prevalere sulla volontà della maggioranza dei cittadini – concludono le associazioni animaliste.”