Restiamo, al contrario, allibiti e sconcertati di fronte alla totale assenza di etica della persona: oltre ad essere un cacciatore accanito che quindi non rispetta la vita degli animali, ha appena dimostrato di non rispettare minimamente nemmeno quella degli altri esseri umani”, esordisce indignato Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani, commentando a caldo l’ultima azione sconsiderata del calciatore.
Zlatan, infatti, domenica 11 aprile, in barba alle restrizioni da zona rossa, si sarebbe fatto aprire un ristorante di Milano per un pranzo fra amici (pare da 300 euro a testa). Le foto mostrano Ibrahimovic seduto assieme allo chef Simonato e ad altre persone senza mascherina e intorno a un tavolo con dei bicchieri di vino. Tra i presenti c’era anche l’ex calciatore del Milan Abate.
Prosegue Walter Caporale: “Al talento calcistico non corrisponde un’anima altrettanto degna! Ama definirsi un leone, ma del leone ha solo il tatuaggio sulla schiena: neppure un briciolo della sua regalità. Siamo dinanzi ad un uomo vigliacco, egoista che continua a non rispettare le regole e la vita altrui. In piena pandemia se ne frega del contenimento del contagio mettendo a rischio la sua salute e, soprattutto, quella degli altri! Abbiamo bisogno di comportamenti corretti… dappertutto! “
Colpisce in negativo l’atteggiamento di Ibrahimovic, che ha violato diverse norme della zona rossa sfruttando la sua fama e la sua posizione. Un atteggiamento che stride col fatto che lo stesso Ibra era stato scelto come testimonial proprio contro il Coronavirus dalla Regione Lombardia: “Il virus mi ha sfidato e io ho vinto, ma tu non sei Zlatan non sfidare il virus” diceva nel video. E aggiungeva: “Usa la testa e rispetta le regole: distanziamento e mascherine”.
Dov’è la coerenza?
Zlatan usa la testa?
Zlatan non costruisce, non rispetta, distrugge.
Basti pensare anche all’ isola in Svezia che ha comperato per popolarla di animali da uccidere, ai viaggi per cacciare in tutto il mondo, alle licenze di caccia per ogni specie animale o all’ultimo vile gesto: la caccia al trofeo durante un safari in Africa, durante la quale ha ucciso un leone e si è fatto spedire i resti a casa.
Un gesto semplicemente vergognoso: un oltraggio alla sacralità della vita; un attentato alla biodiversità, patrimonio inalienabile di ognuno di noi.
Chissà quanto ama il prossimo e la natura prima o dopo aver sparato a un leone in Sudafrica o dopo aver banchettato, in barba alle regole, in piena pandemia?
Se la grandezza di un uomo si valuta da come tratta gli animali e gli altri esseri umani, dal buon esempio che offre, come giudichereste Zlatan Ibrahimovic?