Il Comune di Siena si è costituito parte civile nel procedimento penale a carico del Presidente degli Animalisti Italiani, Walter Caporale per la tutela degli interessi e dell’immagine della città di Siena e del Palio.
Oggi in aula la prima udienza, durante la quale l’Avvocato degli Animalisti Italiani, Francesco Fornario, ha richiesto innanzitutto lo spostamento del dibattimento in altro foro di competenza. Nel procedimento penale per diffamazione la procura di Siena indica come persona offesa l’amministrazione comunale insieme al sindaco pro-tempore. Il Presidente Walter Caporale, intervenne a La Zanzara su Radio 24 a proposito del Palio di Siena, schierandosi ovviamente a favore della tutela degli animali ed utilizzando un’iperbole per definire le sofferenze subite dai cavalli, paragonando chi ama il palio ad un assassino: accostamento che è valso a Caporale l’ennesima denuncia per difendere i più deboli.
Afferma il Presidente degli Animalisti Italiani: “Una denuncia è un’ulteriore medaglia al valore per me che, da oltre 40 anni, combatto per salvaguardare i diritti e la vita degli animali. Ricordo ancora la morte del cavallo Raol durante il Palio di Siena del 2018 e ritengo che la ‘senesità’, intesa come trasmissione secolare di valori culturali e di civiltà non possa essere limitata a tale obsoleta tradizione. Il vero spettacolo è vedere i cavalli in libertà e nel loro habitat”.
“Il processo non può tenersi a Siena ma nel mio Comune di residenza – conclude Walter Caporale -. Ma se il giudice non dovesse accogliere questa legittima richiesta, chiederò la scorta. Sono disposto a tutto per difendere gli animali e la libertà di parola in Italia, ma non accetto di essere aggredito da fan della morte. Cavalli liberi”.
Aggiunge l’Avv. Fornario: “La prossima udienza si terrà a luglio, data in cui il giudice stabilirà il foro di competenza. Intendiamo portare a testimonianza sia il conduttore radiofonico Cruciani per evidenziare il contesto della trasmissione satirica e pungente in cui si è avuto il dibattito, sia un esperto veterinario per parlare delle condizioni e dell’etologia degli animali”.
Ricordiamo che 51 cavalli sono morti dal 1970 a oggi!
Siena è una città meravigliosa che non ha bisogno del sangue di cavalli morti per essere apprezzata ed amata.
Dove ci sono sofferenza, dolore e morte di esseri viventi non c’è tradizione che tenga. Il Palio è una tradizione che appartiene al passato, il futuro deve orientarsi verso forme di divertimento e intrattenimento rispettose di ogni forma di vita e di ogni essere senziente.