Verso le 21.30 di ieri un altro esemplare di orso è stato catturato mediante una trappola a tubo dagli uomini del Corpo Forestale del Trentino sui monti sopra Tione nelle Giudicarie, ed è stato trasportato al Casteller presso la nota struttura a suo tempo realizzata per la gestione dei presunti “esemplari problematici”.
Animalisti Italiani si è schierata immediatamente al nascere della questione sulla supposta e infondata pericolosità dell’orso (che molti asseriscono essere M49) contro la decisione della provincia trentina sia della cattura che di una possibile successiva ipotesi di abbattimento dell’animale.
Dichiara il Presidente dell’Associazione, Walter Caporale: “Che senso ha condannare all’ergastolo l’ennesimo orso solo per aver mangiato del cibo malamente custodito? Abbiamo inviato sin da subito una diffida al Presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, il quale si è dimostrato un vero e proprio ipocrita; tant’è che nel 2014 quando sedeva comodamente all’opposizione si era schierato contro l’uccisione dell’orsa Daniza e dichiarava che l’uccisione dell’orsa sarebbe stata vergognosa e che avrebbe screditato la Regione agli occhi del mondo intero! Ora fa marcia indietro solo per una questione di consenso politico, per prendere voti da parte degli agricoltori e degli allevatori che avrebbero tra l’altro anche dei rimborsi qualora i loro animali venissero feriti o uccisi da orsi, lupi o altri animali selvatici.
Questo accanimento nei confronti degli orsi è solo uno squallido stratagemma per distrarre l’opinione pubblica da altre questioni.
La cattura di un “selvatico” (patrimonio dello Stato Italiano e specie altamente protetta) è un gesto crudele perché l’orso non è mai stato pericoloso per l’uomo!”
Che si tratti di M49 o meno non fa differenza.
Noi abbiamo forti dubbi sulla moralità e sulla veridicità delle affermazioni di chi ha già ammazzato senza alcuna pietà 2 mamme orso con i cuccioli al seguito .
Abbiamo nuovamente diffidato la provincia di Trento, chiediamo l’immediato rilascio del plantigrado perché la struttura del Casteller non può assicurare una detenzione compatibile con le caratteristiche etologiche di questo animale , come è ampiamente dimostrato da inconfutabili studi scientifici.