Libertà di scelta e sperimentazione dei vaccini su milioni di animali: il punto di vista degli Animalisti Italiani.
La lettera del presidente Walter Caporale pubblicata sul settimanale IL VENERDÌ de La Repubblica del 6/8/2021, uno dei principali quotidiani italiani.
IL DIRITTO DI ESSERE NO VAX (RESTANDO FUORI DAI BAR)
La mia cara sinistra rispetti noi idealisti, minoranza reietta, che non ci vacciniamo.
La Repubblica mi ha accompagnato da sempre nelle mie battaglie in prima linea contro il nucleare e contro la caccia, per i diritti gay e le unioni civili, contro ogni forma di discriminazione e razzismo nei confronti di immigrati, donne, disabili e animali.
Oggi mi trovo a chiedervi di rispettare la scelta di non vaccinarmi e di non trattarmi, da sinistra, come un “ untore”, un moderno Torquemada che se ne infischia degli altri.
Non è così.
Il vaccino contro il COVID è diverso dagli altri perché, come spiegò anche Sabin, l’inventore del vaccino anti polio, “non ha senso vaccinarsi contro i virus mutanti”; perché questo vaccino altri non è che un farmaco che stanno sperimentando su noi cavie umane; perché un vaccino non nasce in laboratorio in poche settimane; perché in tutto il mondo vengono contagiate dal COVID anche decine di migliaia di persone già vaccinate; perché ritengo immorale essere complice della tortura di milioni di animali (anche selvatici) sui quali è stato sperimentato in maniera anti-scientifica; perché chi è vaccinato non rischia nulla da “noi non vaccinati”.
Io non sono No Vax, ma trovo immorale e vergognoso che non esista quasi più la libertà di scelta.
L’immunità di gregge è stata raggiunta; non è colpa dei non vaccinati se ora anche voi potete essere colpiti dalle varianti.
Walter Caporale
Presidente Ass.ne Animalisti Italiani