CANILE EX CINODROMO, IL TAR HA DECISO:
LA GESTIONE PASSA A MAPIA SRL
Il Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale:
“Marino trova i soldi per le cene o per rinchiudere migliaia di pesci in un acquario, ma risparmia sulla pelle dei nostri cani”
Roma, 22 ottobre – I cani della Capitale svenduti al peggior offerente. Il Tar ha deciso: Mapia srl si aggiudica il canile di Ponte Marconi. Animalisti Italiani Onlus – www.animalisti.it – accoglie con amarezza la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale ma, ovviamente, non condivide.
Fin troppo nebulosi i criteri di assegnazione della gara ormai tristemente nota come l’ appalto di Ferragosto, che ha visto la ditta di Bari accaparrarsi l’Ex Cinodromo a prezzi stracciati giocando al ribasso. Persino i canili comunali sono stati oggetto di gare d’appalto irregolari o senza i criteri di qualità previsti, per favorire gli amici degli amici come avviene da oltre vent’anni a Roma, creando il noto intreccio criminale di connivenze e corruzione definito “MAFIA CAPITALE”.
Così il Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale: “Non si possono sperperare i soldi dei cittadini come ha fatto il vivisettore Marino, destinando oltre 1.350.000,00 euro per rovinare il Parco del Pincio per costruire un Sic (Sito di interesse comunitario) per 122 stalle per i botticellari, oppure investendo milioni di euro per rinchiudere migliaia di pesci nel futuro acquario dell’Eur o portare a cena la moglie con i soldi dei romani, per poi risparmiare sulla pelle degli animali della Capitale. La Giunta ha indetto una gara d’appalto per i canili comunali con un RIBASSO DEL 70 % !”
Gli effetti della discutibile gestione della vicenda da parte del Comune sono il licenziamento dell’80 % dei dipendenti dei canili ed una grave carenza di risorse economiche per garantire ai cani e gatti romani non solo cibo e cure di alto livello, come è stato finora, ma anche un’ottima gestione dell’attività sanitaria e delle adozioni.
“E’ veramente una grave ingiustizia – incalza il vice Presidente degli Animalisti Italiani Pier Paolo Cirillo – non considerare che si sta decidendo il destino di oltre un migliaio di esseri senzienti! E’ vergognoso che in una situazione tragicomica come quella della Capitale, dove manca il vero Responsabile della tutela degli animali capitolini, ovvero il Sindaco, proprietario di tutti gli animali del territorio, la massima Autorità Sanitaria, un’Istituzione decida di dare corso alla prossima gestione di un canile comunale da parte di una società pugliese, Mapia s.r.l., che possiede un canile lager di oltre 700 cani ed ha in gestione le pulizie dello stabulario di vivisezione dell’università di Bari! Un’ altra dimostrazione che Mafia Capitale continua ad esistere e che l’indegno (ex) sindaco Marino non ne era certo all’oscuro !”
Anche il mondo dello spettacolo si è mobilitato in difesa dei canili romani, da Giorgio Panariello a Jovanotti passando per Luca Argentero e tanti altri.
“Noi non ci fermeremo, non ci volteremo dall’altra parte, non molleremo – conclude il Presidente Walter Caporale – continueremo la lotta in difesa degli animali romani accanto alle associazioni ‘Impronta’ ed ‘Avcpp’ che da sempre hanno avuto a cuore la salute ed il destino degli animali della Capitale!”.
Il neo Presidente ‘Avcpp’, Giuseppe Villirillo: “Il Tar si è dimostrato miope e sordo difronte alle richieste degli Animalisti. Con questa decisione siamo tornati indietro di 25 anni: era il ’78 quando Roma decise di farla finita con i canili lager per creare delle isole felici dove i cani, seppur senza padrone, venissero assistiti con affetto e tutte le dovute cure sanitarie, per garantire loro il rispetto e la dignità che si meritano in quanto esseri senzienti, come riconosciuto dal Consiglio Europeo nel Trattato di Lisbona. Oggi è stato fatto un terribile passo indietro”.
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