Cara Repubblica, quando un giornalista dello Zimbabwe ci chiede di pensare a chi muore di fame e non a Cecil ( la Repubblica del 7 agosto, pag 31), sento di dovergli rispondere.
Caro Goodwell, da Presidente degli Animalisti Italiani Onlus –www.animalisti.it – voglio informarti che la cultura e le lotte animaliste hanno come Padri fondatori il filosofo Henry Salt ( fondatore della Humanutarian League e impegnato a difesa delle donne, delle minoranze, contro la pena di morte), il Mahatma Gandhi ( anche lui viveva in un villaggio, ed era vegano), Martin Luther King. La crudeltá sugli animali è il tirocinio della crudeltá sugli uomini, scriveva Ovidio: CIA ed FBI confermano che tutti i serial killer hanno un passato di violenze sugli animali. La lotta alla discriminazione sugli animali ( specismo) è parente stretta della lotta al sessismo e al razzismo.
Da anni viaggio in Sud Africa e Kenya: le nostre valigie sono piene di scarpe e matite e penne e quaderni e occhiali da sole per i bambini, e di medicine per gli animali. Uomini e animali sono tutti esseri viventi, capaci di soffrire, provare piacere e dolore, amare e comunicare; dobbiamo combattere tutte le violenze, senza nessuna scala gerarchica, altrimenti daremo ragione a chi ritiene più importante, ad esempio, salvare il Villaggio ” Globale” occidentale a discapito dell’Africa, a chi pratica e difende l’orribile mutilazione genetica – infibulazione- sulle donne praticata in molti Paesi africani, a chi legittima le guerre per dominare altri popoli e controllare oro, petrolio e gas, a chi affama il Sud del Mondo per l’opulenza dei nostri ricchi e grassi Paesi. No, perchè ” Verrá un giorno nel quale gli uomini giudicheranno dell’ uccisione di un animale come oggi essi giudicano quella di un uomo” Leonardo Da Vinci. Fino agli inizi del Novecento, nei circhi e nelle fiere e negli zoo venivano esibiti ” i deboli dell’epoca, gli esseri inferiori”: africani o indiani, ” handicappati”, uomini e donne deformi, malati di mente.
Oggi esibiamo, sfruttiamo, torturiamo, vivisezioniamo gli animali: i più deboli tra i deboli. Che noi continueremo a difendere fino alla morte: contro tutti i dentisti assassini, contro tutti i nazisti e stalinisti, sterminatori di uomini e di animali. I leoni basta nutrirli: non attaccheranno mai il Tuo Villaggio: allora caro Goodwell, abbi il coraggio di alzarti e di lottare davvero per il tuo popolo ed il tuo villaggio, ma contro le multinazionali e le Lobby delle armi e chimiche, che si arricchiscono e affamano il Tuo Villaggio, il nostro Pianeta. Cecil, stanne certo, non ha queste colpe.
Con rispetto,
Walter Caporale – Presidente Associazione Animalisti Italiani Onlus www.animalisti.it – walter.caporale@gmail.com
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