Animali maltrattati al circo. Ancora barbarie, ancora sofferenza. Questa volta a farne le spese sono dei pinguini tenuti in frigo prima delle esibizioni.
Erano in situazione di sofferenza e detenuti in modo non idoneo alle loro necessità: l’intervento delle associazioni animaliste centra l’obiettivo e l’Asl di Alessandria sequestra pinguini e pellicani al circo.
I primi erano tenuti nei frigoriferi, da cui uscivano solo per fare lo spettacolo circense a temperature molto al di sopra del loro livello di sopportazione. Gli operatori veterinari li hanno trovati in situazione di sofferenza e hanno deciso di trasferirli in una struttura in grado di accoglierli adeguatamente.
“E’ vergognoso – dichiara Walter Caporale, presidente di Animalisti Italiani Onlus – che in Italia i 50 circhi con animali sopravvivano solo grazie ai fondi pubblici di oltre 5 milioni l’anno! Per fortuna gli incassi ed il pubblico diminuiscono di anno in anno: lo Stato italiano deve ora fare la sua parte e bloccare i fondi pubblici a chi sfrutta gli animali. Firmate la petizione su www.animalisti.it per chiedere di abolire i fondi”.
Nei circhi italiani ci sono ancora 2000 animali prigionieri: la maggior parte di loro, come tigri e leoni, sono nati in cattività, mentre altri sono stati importati, spesso illegalmente.Vengono sfruttati e maltrattati per eseguire spettacoli ed esercizi contro la loro natura, a dispetto del 65% degli italiani (secondo i dati Eurispes, 2014) che non vuole più che nei circhi vengano utilizzati gli animali.
Nell’Unione Europea Malta e Grecia hanno già vietato tutti i tipi di spettacoli con utilizzo di qualunque animale, seguiti da Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Svezia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia e Portogallo che hanno proibito l’utilizzo di animali esotici nei circhi, mentre Ungheria, Slovacchia, Polonia, Estonia hanno introdotto delle restrizioni che riguardano l’utilizzo di animali protetti dalla Convenzione internazionale CITES o provenienti da catture in natura.
Ad oggi il Governo e il Parlamento italiano non ha preso atto dell’accresciuta sensibilità nei confronti degli animali impiegati per gli spettacoli nei circhi, mantenendo una legge n. 337 del 1968 che permette lo sfruttamento di animali a fini di spettacolo.
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