Caporale, Animalisti Italiani Onlus: “Un inspiegabile ostracismo nei confronti degli animali che combatteremo con tutti i mezzi legali e civili”
Sabato 20 giugno 2015 – Continua l’ostracismo ingiustificato del sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro nei confronti degli animali e dei cittadini che li amano.
Domenica 21 giugno infatti si sarebbe dovuta inaugurare Unica Beach 2015 nella spiaggia libera a sud del molo sud del Porto di Giulianova, tra il Lido Paola e la Scuola Canottieri di Giulianova, ma l’Amministrazione giuliese ha negato i permessi per la festa che avrebbe dato il via alla stagione balneare anche per gli amici a quattro zampe.
“Dopo la vergogna di essere l’unico sindaco tra i comuni abruzzesi a non aver destinato un tratto di spiaggia libera agli animali, in barba alla Legge Regionale 19 del 17/04/2014, e non essere intervenuto durante la nostra disobbedienza civile dello scorso 6 giugno” – attacca il Presidente degli Animalisti italiani Onlus Walter Caporale – “Mastromauro continua nel suo inspiegabile ostracismo nei confronti dei diritti degli animali. Un ostracismo che combatteremo con tutti i mezzi legali e civili fino a quando i cittadini di Giulianova non avranno gli stessi diritti di tutti gli altri”.
Domani in Piazza Fosse Ardeatine dalle 17,00 alle 20,00 i volontari dell’Associazione Unica Beach Onlus chiederanno il sostegno dei cittadini giuliesi raccogliendo le firme per aprire UNICA BEACH 2015”.
“L’Amministrazione non ha rilasciato le dovute autorizzazioni affinché domani 21 giugno potessimo serenamente e gioiosamente festeggiare l’inizio dell’estate, in quel tratto di arenile mai considerato da nessuno e diventato improvvisamente motivo di contenzioso” – attacca Giusy Branella, Presidente di Unica Beach – “L’istanza è ferma sulla scrivania della sig.ra Promenzio che ieri ne ha rifiutato la presa d’atto, senza validi motivi. La battaglia però va avanti, alla luce di una Legge Regionale che consente di portare al mare il proprio cane e di un’Amministrazione Comunale che illegittimamente lo vieta”.
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