Una lupa è stata crudelmente uccisa con un colpo d’arma da fuoco sulle alture di Ornavasso. Dall’esame necroscopico effettuato alla clinica veterinaria di Torino è emerso che un foro di pallottola di piccolo calibro ha provocato una lesione cardiaca.
Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani, interviene: “L’uccisione di un lupo è un reato che prevede sanzioni pecuniarie e pene detentive. Oggi, siamo talmente abituati ad enti pubblici e istituzioni che non conferiscono la giusta priorità ai diritti degli animali, spesso adottando provvedimenti per eliminare lupi, daini, cinghiali che siamo sorpresi della civiltà mostrata invece dal Sindaco di Ornavasso che non lascia nel silenzio il brutale assassinio della lupa annunciando una ricompensa di 2 mila euro a chi fornirà informazioni utili alle indagini. Sosterremo la diffusione del suo appello procedendo, dopo l’individuazione del colpevole, con relativa denuncia-querela da parte dei legali dell’Associazione Animalisti Italiani. Ci auguriamo anche che altre amministrazioni dimostrino lo stesso rispetto per gli animali”. E prosegue: “Abbiamo già nel 2018 posto in evidenza l’importanza della salvaguardia del lupo e di tutte le altre specie in via d’estinzione e lo abbiamo fatto sia attraverso la campagna Salva il lupo consegnando al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, oltre 443.000 firme contro l’abbattimento dei lupi, sia mediante attività di mediazione che hanno portato all’approvazione, nell’aprile dello scorso anno, del piano lupi, declinato in 22 misure, volte alla tutela della specie. Nell’ottica di prosecuzione della battaglia sulla tutela della biodiversità, della fauna selvatica e della salvaguardia dei diritti degli animali, continueremo a lottare per i lupi e di certo non staremo a guardare ogniqualvolta venga spezzata brutalmente e ingiustamente una vita”.
Si legge dalla pagina ufficiale del Comune: “Siamo per l’assoluto rispetto della legalità e non possiamo accettare che qualcuno, a maggior ragione su un terreno gravato da uso civico a favore della nostra comunità, possa compiere un simile reato contro una specie altamente protetta. Vogliamo dare un segnale forte che siamo per la completa tutela della nostra fauna selvatica e della biodiversità del nostro territorio. […] Per tale motivo abbiamo chiesto di deliberare una ricompensa di 2000 euro a chi fornirà ai Carabinieri Forestali ed alla Polizia Provinciale notizie determinanti per l’individuazione del responsabile”.
Dato che la carcassa è stata rinvenuta su un terreno gravato da uso civico, il Sindaco ha anche ventilato l’ipotesi di vietare la caccia su queste zone ai non residenti.