IERI MATTINA INCONTRO POSITIVO CON L’AMBASCIATORE UCRAINO A ROMA COL GOVERNO DI KIEV CHE PROMETTE AIUTI E UNA MASSICCIA OPERA DI SENSIBILIZZAZIONE NEI CONFRONTI DEGLI UCRAINI. NEL POMERIGGIO BAGNO DI FOLLA CON ATTIVISTI E VOLONTARI PRESSO LA SEDE DEGLI ANIMALISTI ITALIANI
Roma, 6 maggio 2015 – Ieri, martedì 5 maggio, l’Associazione Animalisti Italiani Onlus – www.animalisti.it – e Andrea Cisternino sono stati impegnati in una giornata finalizzata alla ricostruzione di Rifugio Italia, la struttura costruita a Kiev dal fotoreporter italiano con lo scopo di salvare centinaia di cani dalla ferocia dei Dog Hunters, organizzazione dedita allo sterminio di randagi, e andato in fiamme lo scorso 12 aprile a causa di un incendio doloso che ha portato alla morte di 76 anime innocenti.
In mattinata Andrea Cisternino e una delegazione degli Animalisti Italiani Onlus, composta dal Presidente Walter Caporale e dal Vicepresidente Pier Paolo Cirillo, hanno incontrato l’Ambasciatore ucraino Signor Yevhen Perelygin, che nelle scorse settimane aveva promesso di intercedere presso il Governo di Kiev.
“E’ stato un incontro positivo e soprattutto propositivo” – commenta Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani Onlus – “L’ambasciatore ci ha confermato quello ci eravamo detti durante l’incontro del 16 aprile: il Governo ucraino s’impegna ad aiutare Rifugio Italia attraverso le forniture di cibo, medicine, materiali e iniziare insieme a noi, ad Andrea e altre Associazioni un’opera di sensibilizzazione nei confronti della popolazione grazie soprattutto a Corsi di Educazione al rispetto degli animali che verranno organizzati nelle scuole ucraine. Anche da una tragedia così grande può nascere un cambiamento”.
Nel pomeriggio Andrea Cisternino ha incontrato attivisti, volontari e cittadini presso la sede degli Animalisti Italiani Onlus, in Via Tommaso Inghirami 82. In tantissimi sono voluti intervenire alla conferenza per ascoltare Andrea e dimostrargli la propria vicinanza con testimonianze di affetto e donazioni.
“Sono davvero commosso dalle tante persone che hanno voluto esprimermi solidarietà, soprattutto alla luce delle tante e gratuite menzogne che sono state blaterate sul mio conto in questi giorni anche da suddetti animalisti” – dichiara il fotoreporter – “La verità è che fare animalismo per me significa sporcarsi le mani, essere attivi sul campo, insomma è una scelta di vita. Per questo motivo mi auguro che Rifugio Italia possa essere aoperativo al più presto. Ai miei volontari subito dopo le lacrime versate per la tragedia ho detto: adesso basta piangere, è il momento di reagire. E’ quello che faremo tutti insieme, con l’aiuto degli amici Animalisti Italiani, ma soprattutto di Naida, Pirat, Europa, Miska, Sara, Boris, Sherif e tutte le altre anime innocenti che non ci sono più, ma che ci guardano e ci proteggono da lassù”.
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