Il primo novembre è la giornata dedicata alla dieta vegana, a chi ha escluso alimenti di origine animale dalla propria tavola.
Nel 1994 Louise Wallis, presidente della Vegan Society in Uk, ha proposto questa data per celebrare i 50 anni del movimento. Risalirebbe infatti al 1944 il termine veganesimo e l’organizzazione dei vegani in un’associazione.
Il World Vegan Day è la giornata internazionale in cui si piantano alberi e si fanno manifestazioni per diffondere il messaggio: non mangiare niente che derivi dagli animali. Non solo carne e pesce, che ne comporterebbe l’uccisione, ma nemmeno nulla che ne sfrutti il lavoro o la vita. Quindi no al latte e, per esempio, no anche al miele, prodotto dalle api. Uno stile alimentare, che è importante scelta di vita e che secondo dati Eurispes convince sempre più persone.
Nel 2018 circa il 7,3 per cento degli italiani ha dichiarato di aver eliminato carni e pesci dall’alimentazione. In questa percentuale sono contati insieme vegetariani (che per esempio mangiano anche latticini e in alcuni casi uova) e vegani. Questi ultimi sono quasi il 2 per cento degli italiani, un partito che sfiora un milione duecentomila persone.