Schiacciare le feci di un cane per strada non ha mai fatto fare dei salti di gioia a qualcuno anche se dicono che porti fortuna. Francamente, chiunque preferirebbe un altro modo per augurarsi una buona giornata.
Purtroppo, capita spesso di dover schivare all’ultimo momento il “ricordino” lasciato da Fido sul marciapiede e non rimosso dal suo tutore. Eppure, c’è una legge che spiega a chiare lettere che cosa si rischia per gli escrementi del cane non raccolti. Sapete che si può finire addirittura in galera e, comunque, pagare una multa piuttosto salata?
Il concetto è semplice: chi decide di prendersi cura di un cane ha le responsabilità delle azioni compiute dall’animale. Perfino la Cassazione è intervenuta in materia stilando un vademecum del corretto comportamento e stabilendo che se il cane sporca si è tenuti a pulire. Il senso civico di ogni essere umano dovrebbe, comunque, farglielo capire senza scomodare la Corte Suprema, il Codice penale, il Ministero della Salute ed i singoli Comuni costretti ad emanare ordinanze su ordinanze su questo problema.
“Se esistono le condizioni di legge cercherò di vietare l’accesso lungo il corso Garibaldi, nel centro storico della città, ai proprietari con i cani”. È quanto scrive oggi il sindaco di Benevento Clemente Mastella sulla propria bacheca facebook.
Mastella è decisamente “in-clemente” con le deiezioni canine perché non viene rispettata l’ordinanza che regola il comportamento dei tutori relativamente ai bisogni dei propri animali domestici. Provocazione? Anche se fosse, non accettiamo questo tipo di dichiarazione dal Primo Cittadino: il divieto non serve affatto a superare il problema delle deiezioni che è piuttosto un problema di educazione. Non è corretto che tutti paghino a causa del comportamento scorretto di alcune persone irresponsabili e incivili. Bisogna educare al buon senso e informare!
Tutti i proprietari di cani hanno come priorità quotidiana la passeggiata per i bisogni, ma anche e sopratutto per sgranchire un po’ le zampe dei nostri amici animali. Occorre responsabilizzarli maggiormente: bisogna sempre, ovvero in ogni luogo in cui ci si trova, raccogliere la cacca del cane, munendosi di sacchetti igienici. In linea generale, ci sono alcuni luoghi pubblici dove il nostro cane NON può fare i bisogni: muri di affaccio degli stabili, ovvero facciate di stabili, palazzi o villette; auto in sosta in parcheggi o lungo il marciapiede; aiuole pubbliche di parchi o giardini in cui è esplicitamente vietato l’accesso ai cani.
Laddove non ci sono regole scritte o divieti, vale appunto il buonsenso del proprietario: la cacca del cane non deve sporcare le strade e non deve deturpare il decoro delle città o delle aree verdi. Si deve abituare il cane a non fare la pupù dove capita, davanti ai palazzi, davanti ad un negozio, all’uscita di una Chiesa, ecc. Questa regola non è così difficile da seguire, perché i cani sono molti abitudinari: non è raro, infatti, che facciano i bisogni sempre allo stesso posto, che poi è quello dove solitamente li portate a fare i bisogni.
Una persona educata ha un cane educato! Se avete dubbi, consultate il regolamento del vostro Comune di residenza.