Tyson, insieme al fratello di nome Zac, due simil rottweiler, furono portati dal loro “proprietario” al canile Parrelli di Roma. Cinque anni fa, il sequestro del suddetto canile lager e i due cani come tutti gli altri presenti finirono in altre strutture di Roma Capitale o affidati a volontari o ad associazioni animaliste. Tyson e Zac insieme ad altri circa 40 cani finirono al canile Villa Andreina di Pet Land convenzionato con Roma Capitale e con il Comune di Ciampino, situato in via di Saponara in zona Acilia a sud di Roma.
La loro sfortuna fu quella di essere posizionati nel settore 100, tristemente noto perché insieme al 200 VIETA TOTALMENTE l’ingresso ai già pochissimi volontari presenti; e da quel giorno nessuno ha più avuto notizie di loro o ha potuto vederli.
Si è saputo che dopo circa un anno dall’entrata Zac, il fratello di Tyson è deceduto ma non sono mai state rese note le cause.
Ora Tyson ha quasi 11 anni, è un cane anziano con tutti gli acciacchi del suo tempo ma catalogato, non si sa sulla base di quali criteri, come “morsicatore”; tale definizione gli ha impedito di essere adottato da parte di una volontaria che i primi di settembre u.s. avrebbe voluto anche recuperarlo avvalendosi dell’aiuto di un educatore specializzato.
La Responsabile Nazionale Randagismo e Sedi Locali di Animalisti Italiani Emanuela Bignami ha inviato una richiesta al Dirigente del Dipartimento Tutela Ambientale Marcello Visca e a vari esponenti politici per poter visionare e valutare attentamente questo cane che vive in un regime di isolamento totale da ben cinque anni!
Una creatura senza colpe se non quella di essersi fidato dell’uomo e di non avere voce.
Il nostro obiettivo ora è quello di restituire a Tyson la libertà di essere amato di poter amare.
Allo stesso tempo ci domandiamo come sia possibile che nessuno fino ad oggi sia intervenuto per cercare di porre rimedio alle gravissime irregolarità che si verificano da anni all’interno del canile privato “Villa Andreina” di Pet Land in aperto contrasto con i termini della convenzione sottoscritta con il Comune di Roma.
A tal proposito, è opportuno ricordare che la struttura viene retribuita sulla base del numero degli animali presenti secondo un tariffario prestabilito. Nondimeno è importante sottolineare che il Dipartimento Tutela Ambientale non fornisce l’elenco del numero esatto degli animali (cani e gatti) di proprietà del Comune di Roma ospitati all’interno della struttura in questione che a sua volta esercita una sorta di “potere discrezionale” sui pochissimi volontari che possono aver accesso al canile.
Tutto ciò in evidente contrasto sia con le autorizzazioni comunali che nei confronti delle vigenti leggi regionali e nazionali; norme precise che tutelano l’ingresso delle associazioni animaliste e zoofile nei canili privati e pubblici.
Proprio in virtù di tale incresciosa e gravissima situazione lo scorso 27 luglio fu vietato l’ingresso a tre dei nostri volontari regolarmente autorizzati con nota protocollata a novembre 2018 dell’ex Dirigente del Dipartimento Dr.ssa Rosalba Matassa; in questo caso neanche l’intervento della Polizia di Stato riuscí a normalizzare la situazione.
Quanto sopra accade senza soluzione di continuità nel silenzio assordante di “Roma Capitale” che continua ad ignorare ogni tipo di segnalazione da parte delle associazioni e dei cittadini, a totale dispetto della trasparenza sull’utilizzo dei soldi pubblici che i romani sborsano di tasca propria e ignorando completamente la tutela del benessere dei “suoi” animali.
Di Tyson conserviamo le fotografie risalenti a 5 anni fa, quando si trovava al canile Parrelli; oggi sarà sicuramente invecchiato e la sofferenza è stata l’unica sua compagna di vita in questi lunghi anni. Liberiamo Tyson dalle catene dell’indifferenza e del dolore e tutti gli altri animali reclusi all’interno dei settori 100 e 200 del canile privato di Villa Andreina. Abbiamo saputo che da maggio scorso circa 100 cani di proprietà di Roma Capitale e forse anche qualche gatto, sono stati trasferiti dal canile municipale della Muratella a Villa Andreina.
Moltissimi cuccioli e svariati cani sono classificati come “rinuncia di proprietà”, cioè animali che avevano una famiglia che un giorno però ha deciso di non volerli più. Il modo con cui trattiamo gli Animali ci disonora. Lottare per il loro benessere equivale a migliorare la nostra società.