Stamane, presso il canile di Palermo, personale autorizzato dal Comune tentava di prelevare circa trenta cani per trasferirli presso la struttura Dog’s Town in provincia di Caserta, aggiudicatrice di bando ma tra l’altro non considerata idonea dal Presidente dell’Ordine dei Veterinari di Palermo incaricato a redigere relazione apposita. Sul posto le guardie zoofile, numerose associazioni animaliste ed anche Fabrizio Ferrandelli, consigliere comunale di opposizione che ha dichiarato: “Il Comune di Palermo, in gran segreto e contro gli accordi del tavolo tecnico, vuole far partire i cani. Noi siamo qui e le proveremo tutte!”.
Cinque mesi fa, grazie all’intervento dei volontari e dei NAS, la deportazione dei cani di Palermo fu scongiurata. Oggi, la storia si ripete. Si continua a non rispettare gli accordi con le associazioni animaliste.
Ciò che ci indigna maggiormente è il tentativo di relegare i cani in una terra già nota per problematiche legate al mondo animale di portata non indifferente, ma soprattutto, ad aggravare la situazione, la “strana” scelta dei cani più anziani, oltremodo assurda.
Si tratta forse di una deportazione celata che sottende una subdola azione di “smaltimento animale”? Ricordiamo che il maltrattamento degli animali è perseguibile penalmente.
Il Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale, dichiara: “Quello che sta accadendo a Palermo, non è da paese civile! La legge parla chiaro ma troppi sindaci, in particolare del Sud Italia, dove la piaga del randagismo non si arresta, continuano a fare orecchie da mercante! I cani non sono pacchi postali da spedire in giro per l’Italia ma esseri senzienti da rispettare e tutelare”.
L’Associazione Animalisti Italiani Onlus, denuncia il fatto attraverso una Lettera al Sindaco Orlando, opponendosi fortemente a questa forma di vera e propria deportazione.