“Animalisti Italiani chiedono alla Leopolda e al Pd di riportare la questione ecologista come questione culturale nel dibattito politico. La difesa dell’ambiente non è solo una questione politica, ma un atto di responsabilità verso le future generazioni”. Così in una nota Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani onlus. “Abbiamo inviato una richiesta d’incontro all’on. Maurizio Martina, segretario nazionale del Partito Democratico, per a ribadire che Animalisti Italiani Onlus agisce in maniera imparziale e la contestazione di domenica 14 ottobre a Piazza Grande era stata preceduta da diverse richieste di incontri con il Presidente Nicola Zingaretti che non hanno avuto seguito – spiega – La nostra azione non era tesa ad attaccare il Partito Democratico, ma voleva unicamente sollevare la questione sulla cementificazione dei parchi del Lazio, la caccia nelle aree protette e la realizzazione dei Pua (Piani di utilizzazione aziendale) in deroga ai piani di assetto dei Parchi stessi, con conseguenti possibilità di sviluppo agricolo, anche quello più spregiudicato e contro la biodiversità (Legge n. 55/18 ‘Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale’ che modifica la Legge 29/97 in contrasto con la Legge Quadro sulle Aree Protette 394/91, tuttora vigente, a tutela dei parchi)”. Conclude Caporale: “Crediamo come anche sottolineato dall’on. Paolo Gentiloni che la battaglia del futuro sia ripartire dalla questione ambientale e dalla tutela degli animali. C’è un ritardo che va recuperato e colmato. Rimane ancora aperta la sfida contro il dissesto idrogeologico, una fragilità che mina la Bellezza italiana”.