LA STORIA DI UN PASTORE TEDESCO TANTO BELLO QUANTO SFORTUNATO
Brad, un bellissimo esemplare di Pastore Tedesco, nasce il 3 gennaio 2010. Tanto bello per quanto sfortunato. E’ sempre stato un cane imponente, con atteggiamento fiero e maestoso. Fin dal primo giorno in cui è entrato nella nostra famiglia e nelle nostre vite ci ha difesi ed amati incondizionatamente. Si è subito rivelato un amico speciale con cui abbiamo condiviso ogni istante della nostra vita, dalle cose più piccole alle più grandi, Brad è sempre stato presente.
Verso la fine di maggio 2014 Brad manifesta, dalla sera alla mattina, intensi problemi a sollevarsi ed accusa qualche difficoltà anche a camminare. Dopo un’osservazione di un paio di giorni, rimanendo la situazione inalterata, ci rechiamo dal Veterinario per una visita di controllo.
Vengono eseguiti : rx bacino e colonna, esami del sangue ed urine, leishmaniosi ed ormoni tiroide. In attesa dei risultati furono inizialmente prescritti i seguenti farmaci : vitamine complesso B e cortisone.
Brad alla terapia con cortisone mostra immediati segnali di peggioramento, rimane molto tempo sdraiato alzandosi solo per i bisogni, si mostrava molto debole ed affaticato.
Nella posizione eretta compaiono vistosi tremori alle zampe posteriori che lo inducono sempre più a restare preferibilmente seduto.
Decidiamo allora di consultare immediatamente un secondo veterinario, specialista ortopedico il quale dopo un’attenta valutazione si mostra dubbioso circa una possibile patologia neurologica.
Brad si mostra sempre più abbattuto, i tremori sono aumentati e gli impediscono sia la conservazione della posizione eretta che quella a sfinge, cammina pochissimo faticosamente e senza coordinazione. Perde l’appetito e si manifesta uno stato di totale debolezza. Compare anche un respiro molto affannoso che permane anche dopo ore di riposo assoluto.
Viene informato il veterinario che desidera rivedere Brad per un’ulteriore visita che si conclude con la sospensione immediata della terapia in atto e con il suggerimento di effettuare urgentemente una consulenza neurologica e risonanza magnetica al fine di individuare la patologia in atto.
Decidiamo di aprire una pagina Facebook per raccogliere contributi di solidarietà che ci potevano consentire il pagamento della risonanza magnetica.
Nel frattempo Brad peggiora, i tremori alle zampe posteriori sono costanti e violenti, trascorre il suo tempo sdraiato in uno stato letargico.
Arriviamo a Roma dal Dott. Corlazzoli, Brad muove ancora qualche passo divenuto ormai incerto e privo di coordinamento. All’esame neurologico anche il Dott. Corlazzoli ritiene che il quadro sia confuso e valuta sia preferibile eseguire subito una elettromiografia unitamente al profilo biochimico.
La visita si conclude senza più eseguire la risonanza, valutata inopportuna dal Dott. Corlazzoli che propone invece una biopsia neuro-muscolo. L’anestesia generale necessaria all’elettromiografia procura a Brad un blocco urinario, è risultata necessaria una caterizzazione.
Il quadro generale mostra Brad sempre più letargico, inappetente. Ormai non cammina più, non riesce a muovere la coda, non abbaia e fissa il vuoto per tutto il tempo, i bisogni comincia a farli da sdraiato.
Dopo pochi giorni siamo di nuovo dal Dott. Corlazzoli per la biopsia, nuova anestesia generale alla quale Brad risponde nel medesimo modo della precedente, nuova caterizzazione.
L’abbattimento è sempre più visibile, non reagisce agli stimoli esterni, si limita a muovere gli occhi. Richiedo nuovamente un trattamento terapico che sia di sostegno a Brad in attesa di conoscere i risultati della biopsia ma anche questa volta non viene prescritto nulla.
All’arrivo dei risultati dell’esame istologico Il Dott. Corlazzoli ci comunica che per Brad non esiste alcuna possibilità di cura né di salvezza, ci consiglia l’immediata eutanasia.
Non ci rassegniamo a questa prospettiva e contattiamo il Dott. Marco Polettini che, debitamente informato, accetta di eseguire una infusione di cellule staminali pluripotenziate ottenute dallo stesso sangue di Brad. Dopo la prima infusione Brad ha mostrato piccoli segni di miglioramento, piccoli ma reali.
Ha cominciato a muovere di nuovo la coda, abbaiava ..aveva ripreso un po’ di lucidità e reattività.
Procediamo con la seconda infusione che viene indirizzata prioritariamente a trattare la zona posteriore. Lo stato generale di Brad migliora a vista d’occhio, ha ripreso a mangiare, è più vigile e tenta di alzarsi autonomamente senza però riuscirci. Nella fase di sollevamento inizia a collaborare e, nel contempo, si evidenzia una problematica più importante a carico degli arti anteriori che risultano debolissimi e privi di qualsiasi forma di coordinamento. Scompaiono del tutto i tremori alle zampe posteriori che però si ripresentano nelle anteriori quando Brad tenta di assumere la posizione a sfinge. La zampa anteriore destra diventa più atrofica rispetto alle altre.
Nel frattempo avevo inviato una mail, corredata dai documenti sanitari, all’attenzione del Dott. Gandini dell’Università di Bologna, rappresentando il caso di Brad. Sono stata contattata dal Dott. Bianchi e successivamente dalla Dott.ssa Gallucci. Entrambi ritenevano molto attendibile la biopsia attesa la grande professionalità del Centro che l’aveva eseguita ed anche condividevano totalmente l’impossibilità di cura di Brad. Rispetto alle infusioni in corso preferivano non esprimere valutazioni.
Si procede alla terza infusione privilegiando tutta la zona cervicale ed anteriore.
Questa infusione effettuata il 12 agosto scorso non ha ancora prodotto alcun segno di miglioramento anzi sembra di nuovo peggiorato, non accenna più ad alcuna forma di collaborazione.
Nel mese di settembre recupera lucidità ed interagisce ottimamente con l’esterno, reagisce agli stimoli e tenta numerose volte al giorno di mettersi a sfinge. Non ci riesce senza aiuto ma i tentativi diventano sempre più frequenti. Recupera la collaborazione.
Procediamo ad effettuare qualche seduta di fisioterapia presso il Centro Veterinario Zar di Giulianova diretto dalla Dott.ssa Giuseppina Branella.
La risposta di Brad è buona. Si riaccende la speranza.
Viene valutato di sottoporlo ad un ciclo intenso di fisioterapia presso una struttura organizzata previa ulteriore visita neurologica.
Ci rechiamo dal Dott. Bernardini presso l’Ospedale Veterinario I Portoni Rossi il quale conferma la necessità di procedere alla fisioterapia intensiva.
Brad viene ospitato dal 7 ottobre al 5 novembre presso il Dog Fitness de Reggio Emilia.
Brad sembra collaborare ma, dopo 20 giorni c.a., il centro di fisioterapia Dogfitness ci informa di una persistente situazione di stallo nei miglioramenti di Brad. Provvediamo tempestivamente a recarci presso il centro dove, nostro malgrado, constatiamo il grande malessere di Brad.
Decidiamo quindi, a distanza di due giorni, di riportarlo a casa. Pensavamo non c’e l’avrebbe fatta ed invece Brad, ancora una volta, ci ha manifestato la sua voglia di vivere.
Giorno dopo giorno ha recuperato forza e vitalità, protetto dal nostro amore e nella sicurezza del suo ambiente e delle sue abitudini.
Ci siamo recati, dopo circa una settimana, presso la Clinica Veterinaria Pingri di Bari su sollecitazione del Dott. Antonio De Simone che giorni addietro lo aveva visitato. Brad ha sostenuto esami del sangue e delle urine rivolte ad indagare la causa scatenante della sua patologia che, come da biopsia, risulta essere di origine tossica e/o metabolica. Nella stessa giornata, in anestesia generale, ha effettuato la TC Total Body per ricercare eventuali presenze di tumori paraneoplastici. La TC è risultata negativa mentre dai primi risultati metabolici è emerso l’ipotiroidismo.
Ad oggi si attendono i risultati completi degli esami tossicologici al fine di essere in possesso di un quadro clinico completo in modo da poter valutare qualsiasi possibilità di cura.
Il Dott. Antonio De Simone (Ortopedico) unitamente ad un’equipe di specialisti sta progettando un carrellino progettato e realizzato su misura delle necessità di Brad.
Nel frattempo avevo inviato una mail, corredata dai documenti sanitari, all’attenzione del Dott. Gandini dell’Università di Bologna, rappresentando il caso di Brad. Sono stata contattata dal Dott. Bianchi e successivamente dalla Dott.ssa Gallucci. Entrambi ritenevano molto attendibile la biopsia attesa la grande professionalità del Centro che l’aveva eseguita ed anche condividevano totalmente l’impossibilità di cura di Brad. Rispetto alle infusioni in corso preferivano non esprimere valutazioni.
Il cammino è irto di difficoltà ed incertezza ma non possiamo abbandonarlo. Il nostro sogno più grande è quello di consentire a Brad di vivere nella modo più dignitoso possibile ed in totale assenza di dolore. Questa è la nostra missione, questo è il nostro obiettivo.
La Famiglia di Brad (Ciro Nazari – Mara Pizzica)
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