“La Corte costituzionale con sentenza n. 148 del 2018 ha dichiarato l’incostituzionalità della legge della Regione Veneto n. 1 del 17 gennaio 2017, articoli 1, 2 e 3, che sanzionava chi disturbava le attività di caccia e di pesca”. Così in una nota Riccardo Manca, vice-Presidente della onlus Animalisti Italiani. “La legge – prosegue – non era competenza della regione. Con questa sentenza viene ripristinato un principio di libertà, che garantisce agli animalisti di difendere la vita di chi non ha voce. Ricordiamo che ogni anno vengono uccisi cento milioni di animali in nome di un divertimento sporco di sangue innocente. Sparare a esseri senzienti è aberrante, se non fosse tragico per gli animali uccisi. L’attività venatoria non rappresenta uno strumento di equilibrio faunistico e ambientale, bensì un orrore la cui vergogna si ripete colpevolmente”. Conclude la nota Manca: “è una vittoria di tutti. La nostra mobilitazione non si fermerà fino alla definitiva abolizione della caccia”.
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