Roma, 2 luglio 2018 – “Durante la Festa della Bruna un cavallo che non voleva rispondere ai comandi dello stalliere è stato preso a calci all’altezza dell’addome davanti alla polizia locale di Matera”. È quanto denuncia in una nota la onlus Animalisti Italiani. “Quest’anno – prosegue – lo sfruttamento animale si è trasformato in un grave maltrattamento punibile con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro come stabilito dall’art. 544 ter c.p. L’episodio è avvenuto sotto gli occhi di tutti, compresi bambini”. Conclude la nota Animalisti Italiani onlus: “chiederemo tramite i nostri legali di avviare un’indagine per individuare e querelare l’autore del gesto ‘criminale’ affinché venga disposto anche il sequestro dell’equino. Consegneremo all’Autorità competente il video come elemento probatorio. Cagionare una lesione ad un animale ovvero sottoporlo a sevizie non è tradizione o cultura, è una tortura, che non possiamo tollerare. Ricordiamo che questi equidi ogni anno sono sottoposti a gravi sofferenze. Vengono pesantemente bardati dalle 6 del mattino fino alle 23 e devono sfilare anche nelle ore più calde, stremati con la schiuma alla bocca. Tutto questo in ‘onore di Maria SS. della Bruna’, una festa patronale che si dovrebbe svolgere senza abusi. I valori umani di cui dovremmo essere orgogliosi diventano cultura quando si rispetta anche la dignità animale. La gioia del cristiano non si fonda sulla sofferenza degli ultimi tra gli ultimi”.
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