La Regione Puglia ha dato il via libera alla caccia agli storni in deroga, estendendola a tutto il territorio regionale. Il pretesto? La tutela degli ulivi. Ma la verità è un’altra: si tratta dell’ennesimo favore fatto alle lobby agricole a scapito della fauna selvatica, in particolare a una specie protetta per legge.
La delibera, approvata dal Comitato faunistico venatorio regionale e ora in attesa dell’ok finale della Giunta, permetterà ai cacciatori di sparare agli storni dal 1° novembre 2025 al 31 gennaio 2026, proprio durante la raccolta delle olive. Un via libera che interesserà in particolare le zone a più alta concentrazione olivicola: Bari, Brindisi e il Gargano.
Le giustificazioni fornite parlano di “danni gravi” alle coltivazioni, “piazzole distrutte” e “ortaggi coperti di escrementi”. Ma autorizzare la caccia indiscriminata è una scelta miope e crudele, che non affronta le cause del problema, come il cambiamento climatico e la gestione agricola intensiva. Gli storni non sono il nemico: sono il sintomo di un ecosistema in crisi.
“Chiamarla gestione faunistica è un insulto all’intelligenza e alla natura. Dietro la caccia in deroga si nasconde solo una brutale esecuzione di massa di animali innocenti, sacrificati in nome del profitto. La nostra mobilitazione continuerà finché ogni fucile sarà messo a tacere”— dichiara Walter Caporale, Presidente Animalisti Italiani Onlus.
Per questo l’ Associazione Animalisti Italiani rilancia con ancora più forza la mobilitazione contro la caccia:
📍 Mercoledì 30 luglio – Dalle ore 16:00 alle 20:00
Via Appia Nuova 448 – Metro A Furio Camillo (Centro Commerciale Happio)
🖊️ Firma anche online: https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/4100011
✍️ La proposta di legge di iniziativa popolare presentata da Animalisti Italiani insieme alle maggiori associazioni animaliste italiane – annunciata in Gazzetta Ufficiale il 24 giugno – rappresenta la voce di milioni di italiani che da decenni si oppongono alla caccia e chiedono il suo superamento. Una proposta concreta, che si contrappone al disegno di legge pro-caccia presentato al Senato lo scorso 20 giugno e sostenuto dai principali partiti di maggioranza. La nostra iniziativa – in linea con l’articolo 9 della Costituzione e i trattati europei – mira a vietare l’attività venatoria su tutto il territorio nazionale, tutelare lupi e orsi come specie protette, e garantire la convivenza pacifica con la fauna selvatica attraverso metodi non violenti. Ogni firma raccolta sarà un passo avanti verso una società più giusta e rispettosa della vita.
✅ Siamo già all’85% del quorum: 42.700 firme raccolte online.
Unisciti a noi per fermare questa follia e dire NO alla caccia, NO alla strage legalizzata.
Da settembre lanceremo ulteriori azioni di disturbo, blitz e serenate anticaccia in tutte le regioni italiane. Vogliamo rendere impossibile per i cacciatori agire indisturbati. Nessuna tregua per chi uccide.
Non si può proteggere la terra sterminando chi la abita. È tempo di scegliere da che parte stare: con le doppiette o con la vita.