“I beagle non sono oggetti, sono esseri viventi con diritto alla vita!“. Con queste parole, Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani, ha ribadito oggi davanti al TAR del Lazio la determinazione della battaglia per la salvezza di 1.600 cuccioli di Beagle, condannati alla vivisezione. La sentenza, attesa per oggi, è stata rimandata al 10 giugno, prolungando l’incertezza sul loro destino. Rimane confermata la sospensione delle altre tre tipologie di esperimenti, tranne i test tossicologici.
La manifestazione, che ha visto la partecipazione di centinaia di attivisti e cittadini, ha registrato una presenza significativa di associazioni animaliste nazionali, tra cui Animalisti Italiani, tra i promotori insieme a Centopercentoanimalisti, Partito Animalista Europeo, LEAL Lega Antivivisezionista, Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente (Sezione Milano), STOPLASTICA. Insieme hanno alzato la voce per chiedere giustizia e mettere fine a una pratica crudele e anacronistica.
Negli ultimi anni, la battaglia legale contro Aptuit-Evotec ha segnato tappe cruciali:
2021: Le prime segnalazioni e proteste portano a un’ispezione nei laboratori di Verona, che rivela condizioni inaccettabili per gli animali sottoposti a sperimentazione.
2022: Viene effettuato il più grande sequestro di animali da un laboratorio in Italia, con 51 esemplari salvati, tra cui beagle e primati.
2023: La chiusura delle indagini porta all’incriminazione di un veterinario e dell’ex presidente dell’azienda per maltrattamento e uccisione di animali.
2024: Il TAR sospende le autorizzazioni alla sperimentazione per sei mesi, ma Aptuit tenta di riprenderle con un ricorso al Consiglio di Stato, che mantiene la sospensione salvo sulla sperimentazione tossicologica.
2025: Le ispezioni dei Carabinieri Forestali rivelano nuove violazioni nei laboratori.
Oggi, 11 marzo 2025, il TAR ha rinviato la decisione, prolungando la battaglia fino al 10 giugno.
Gli attivisti promettono di non arrendersi: “Questi cani non possono aspettare ancora! Continueremo a lottare con ogni mezzo fino alla loro liberazione!”