Roma, 16 ottobre 2017 – “Un luogo dove, da sempre, si espone il debole di turno alla vessazione del pubblico. Un macabro palcoscenico su cui, fin dai secoli più remoti, ad andare in scena è stata la diversità che rende un uomo o un animale ridicolo rispetto al resto della società. Se criticare il circo per tutto questo significa essere fiscali, allora siamo orgogliosi di essere definiti tali”. Interviene così Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani Onlus, sulla questione del circo di Santeramo, in provincia di Bari. Una questione che da giorni occupa le pagine di quotidiani e siti internet anche alla luce delle dichiarazioni del Colonnello Vito Antonio Disanto, genitore di un ragazzo autistico del Comune barese, che insieme ad altri ragazzi diversamente abili ha usufruito di biglietti omaggio messi a disposizione dai gestori del tendone.
L’iniziativa, accolta con favore dall’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Santeramo, Rosa Colacicco, e anche dalle altre famiglie coinvolte, non è piaciuta a tante associazioni animaliste e non è piaciuta ad Animalisti Italiani Onlus che, attraverso il suo Presidente, Walter Caporale, ha voluto spiegare il perché: “Siamo convinti che si possa manifestare solidarietà e partecipazione ai drammi che tante famiglie vivono quotidianamente, senza però dover spettacolarizzare la sofferenza di animali innocenti. Animalisti Italiani Onlus nel corso della sua storia si è sempre impegnata nel tutelare i più deboli e, oltre che combattere lo sfruttamento degli animali, più volte si è fatta promotrice di eventi e raccolte fondi per aiutare genitori di ragazzi che necessitavano di cure e forme di assistenza costanti e costose. Ciò che mi preme sottolineare – prosegue Caporale – è che il papà di questo ragazzo ha tutta la mia vicinanza e quella dell’associazione che ho l’onore di presiedere, ma vorrei invitarlo a riflettere sulla reale origine di quello che, ad oggi, ancora viene considerato come uno spettacolo tradizionale e come “attività culturale””.
“Il circo – continua il Presidente Caporale – nasce come luogo dove deridere il più debole o il diverso di turno. Il teatro di quello che, in maniera ignorante e retrograda, veniva considerato ridicolo e, in quanto tale, perfetto per il divertimento delle masse. Il circo è luogo di sofferenza e privazione della libertà di chi non ha voce e forza per difendersi da solo. Proprio per questo – conclude – vorrei invitare questo papà insieme al figlio a trascorrere, insieme a me e a tutto il nostro staff, una giornata in una delle strutture dove Animalisti Italiani Onlus ospita a vita gli animali salvati e riconsegnati alla libertà. Una giornata da trascorrere insieme, all’aria aperta, per dimostrare come ci siano realtà, come la nostra Associazione, che lavorano ogni giorno per garantire la libertà e la gioia di vivere a tutti, ma senza passare sulla sofferenza di nessuno”.
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