“Secondo quanto riferito a Radio 3 Scienza da Claudio Groff, responsabile settore grandi carnivori, servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, sarebbe stato il pensionato ad aggredire per primo l’animale e non viceversa. Groff, citando la testimonianza resagli dallo stesso Angelo Metlicovez, chiarisce infatti che l’idraulico settantenne di Cadine ha attaccato l’orso a colpi di bastone perché terrorizzato dalla comparsa improvvisa del plantigrado”.
Come riportato dal Corriere del Trentino, che a sua volta cita Radio3 Scienza, c’è un clamoroso colpo di scena nella vicenda dell’orso KJ2. Clamoroso per i media, ma non per Animalisti Italiani Onlus, che non ha mai creduto – e mai crederà – a una naturale spontanea aggressività degli Animali nei confronti dell’uomo. Anzi, come potrebbe testimoniare questo ennesimo caso, semmai è il contrario…
Il vice Presidende di Animalisti Italiani Onlus, Riccardo Manca, interviene sul caso: “Dal 2016 in Trentino ben 4 persone sono morte in bosco (non ferite, morte) a causa della caduta di rami o alberi. Numerose altre sono morte in escursione, scivolando. Altri hanno avuto un incidente di caccia e sempre nel 2016 un cacciatore è morto per il colpo sparato da un amico. Molteplici sono stati anche i casi di morso di vipera in escursione, di cui negli ultimi due anni almeno quattro sono finiti sulle cronache locali perché hanno richiesto l’intervento dei mezzi di soccorso e relativa ospedalizzazione. Almeno due uomini l’anno scorso hanno avuto bisogno dell’intervento dell’elicottero per via di una puntura di vespa mentre si trovavano non distanti da casa, e per il 2016 il bilancio è il seguente: vespa 2 – orso 0, ma nessuno ha ancora richiesto l’eradicazione delle vespe in Trentino, perché non fanno notizia. Chiediamo pertanto alla PAT di Trento e al suo presidente Rossi di ritirare immediatamente la vergognosa ordinanza di abbattimento nei confronti dell’orsa KJ2. Anche e soprattutto alla luce delle ultime notizie che , come spesso accade, testimoniano l’intromissione dell’uomo nei perfetti equilibri della Natura”.
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