La manifestazione “Giù le mani dalle rondini” si è tenuta l’11 luglio in Piazza del Comune a Prato, organizzata dalla coalizione delle associazioni animaliste toscane: Animalisti Italiani, LAV, Animal Liberaction, Anonymous for the Voiceless, Associazione Habitus OdV, Rifugio di Elan OdV e Partito Animalista Italiano. È stato un momento di sensibilizzazione e riflessione, aperto a tutti i cittadini, per ribadire l’importanza di proteggere gli animali e garantire il rispetto delle normative vigenti.
L’evento è nato in seguito alla liberazione di un nido di rondini in pericolo a causa di reti abusive all’interno di un condominio presente nella città di Prato. Tale specie protetta è fondamentale per l’equilibrio ecologico. Gli uccelli erano intrappolati e a rischio di non poter completare la nidificazione. Quanto accaduto è una questione che va oltre le mura di un singolo condominio, riguarda piuttosto il diritto delle rondini di volare libere nei nostri cieli, il diritto alla tutela dell’intera specie.
Le rondini, con il loro volo aggraziato e il loro cinguettio gioioso, sono non soltanto un simbolo della primavera che tutti amiamo, ma anche una parte preziosa del nostro ecosistema. Con la loro capacità di volare per migliaia di chilometri ogni anno durante le migrazioni, rappresentano una meraviglia della natura. Sono insettivori voraci, contribuendo a controllare popolazioni di insetti dannosi per i raccolti. Inoltre, il loro nido è un capolavoro di ingegneria naturale, costruito con materiali raccolti in volo e modellati con cura. Dal punto di vista etologico dimostrano un forte legame con il territorio e con i loro piccoli, che proteggono con dedizione. Sono creature sociali, che vivono spesso in colonie e comunicano tra loro con un linguaggio di trilli e richiami.
La manifestazione tenutasi a Prato ha rappresentato non solo una vittoria per le rondini che sono state salvate grazie all’intervento della coalizione animalista, ma anche un esempio di come la collaborazione tra cittadini e associazioni possa portare a risultati concreti e significativi per la tutela della biodiversità e il rispetto della vita animale.
Vita animale che è costantemente sottoposta a sfruttamento e violenze. Durante gli interventi istituzionali dei rappresentanti delle associazioni animaliste si è infatti parlato non solo della tutela dei volatili, ma anche degli abusi contro gli animali negli allevamenti intensivi e degli ultimi episodi di violenza inaudita e immotivata contro cani e gatti, citando l’ultimo caso agghiacciante del gattino scaraventato da un ponte in Sardegna.
Annalisa Balli, referente locale degli Animalisti Italiani sede Prato, ha ringraziato tutti i partecipanti e le Associazioni con cui ha direttamente collaborato, evidenziando come l’installazione delle reti, avvenuta senza alcuna autorizzazione, violasse l’art. 21 lett. o) della legge 157/1992 che tutela i nidi delle specie protette e concludendo con la lettura di una poesia dedicata alle rondini.
La determinazione delle associazioni animaliste è stata premiata: dopo aver raccolto 25.000 firme in una petizione e continuando a fare pressione sulle istituzioni, il Comune di Prato ha finalmente emesso un’ordinanza specifica per la rimozione delle reti metalliche anti-rondine.
I volontari degli Animalisti Italiani di Prato hanno dichiarato: “Siamo sempre in prima linea nel monitoraggio del territorio. Questo risultato è frutto dell’impegno e della passione di tutti noi, dimostrando che l’unione fa la forza“.