Le elezioni europee sono ormai alle porte, e mai come quest’anno la tutela degli animali è al centro del dibattito politico. L’8 e il 9 giugno, gli elettori saranno chiamati a scegliere i loro rappresentanti al Parlamento europeo e le questioni legate ai diritti degli animali rappresentano un punto cruciale dei programmi elettorali dei vari partiti. In questo articolo, analizziamo le risposte dei partiti e dei candidati ai 10 punti chiave proposti dalla coalizione Anche gli animali votano di cui fa parte l’associazione Animalisti Italiani per ottenere maggiori tutele per gli animali nell’Unione Europea.
MANIFESTO ANCHE GLI ANIMALI VOTANO – CAMPAGNA VOTE FOR ANIMALS
I 10 punti chiave per la tutela degli animali:
- Abolizione delle gabbie negli allevamenti.
- Riforma della legislazione europea sul benessere animale.
- Divieto di trasporto degli animali a lunga distanza per allevamento e macellazione.
- Transizione verso un’alimentazione vegetale.
- Revisione della Politica Agricola Comune e aiuti alla riconversione delle aziende zootecniche.
- Metodi sostitutivi della sperimentazione animale.
- Tutela degli animali selvatici e sostegno ai Centri di recupero della fauna.
- Divieto di produzione e commercio di pellicce animali.
- Lotta al randagismo e all’abbandono di cani e gatti.
- Istituzione della delega alla tutela degli animali al Commissario alla Salute e Sicurezza Alimentare.
I programmi dei partiti e le loro risposte
Partito Democratico:
Il programma non contiene riferimenti specifici agli animali, ma promuove la protezione della biodiversità e il benessere degli animali. Nel manifesto elettorale del PD, è presente un capitolo dedicato alla tutela degli animali, con impegni per la transizione verso pratiche agricole sostenibili.
Movimento 5 Stelle:
Aderisce integralmente ai 10 punti di impegno per la tutela degli animali, dedicando un capitolo positivo agli animali nel programma.
Sinistra Europea (Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana):
Nessun impegno specifico per gli animali nel manifesto, ma promuove un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile con riferimenti ad allevamenti sostenibili e aumento degli obiettivi di riduzione delle emissioni.
Verdi Europei (Europa Verde, Alleanza Verdi Sinistra):
Il manifesto include impegni per fermare l’uso delle gabbie negli allevamenti, il commercio di animali esotici, la protezione degli animali selvatici e da sperimentazione.Le 10 priorità includono la lotta contro la crudeltà sugli animali, lo stop ai mega-allevamenti, ai trasporti a lunga distanza e ai pesticidi.
Fratelli d’Italia:
Nessun impegno diretto sugli animali nella Carta dei Valori.
Il manifesto italiano critica il Green Deal e propone misure per una gestione più efficace della fauna selvatica.
+Europa:
Impegno a riformare la Politica Agricola Comune per sostenere una produzione alimentare sostenibile rispettando la biodiversità e il benessere degli animali.+Europa ha adottato i 10 punti di impegno per gli animali.
Italia Viva:
Impegni generici sulla biodiversità e menzione di un programma di supporto per allevatori di pecore in convivenza con grandi predatori.
Lega:
Non vi sono riferimenti specifici agli animali nel programma più recente. Il manifesto italiano si oppone agli obiettivi del Green Deal e propone una gestione più efficace della fauna selvatica, favorendo la caccia.
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Conclusioni
Le elezioni europee 2024 rappresentano un’opportunità unica per dare una voce forte e chiara alla tutela degli animali. Gli elettori possono fare la differenza scegliendo candidati e partiti che si impegnano realmente per il benessere animale. I 10 punti proposti dagli Animalisti Italiani Onlus insieme alle altre principali associazioni animaliste, sono un faro guida per orientarsi in questa scelta. È fondamentale informarsi e votare consapevolmente, perché anche gli animali meritano rappresentanza e protezione.
L’8 e il 9 giugno, ricordati che il tuo voto può contribuire a costruire un’Europa più giusta e compassionevole per tutti gli esseri viventi.