“Strappati brutalmente alle loro madri quando non hanno ancora neanche un mese di vita: è così che inizia l’incubo degli agnelli che ogni anno vengono macellati in nome di un’antica tradizione pasquale, a cui troppi italiani non vogliono ancora rinunciare. Il nostro impegno come associazione animalista è quello di informare il più possibile sull’importanza delle scelte alimentari individuali. Annualmente, portiamo avanti la campagna di sensibilizzazione Save The Lamb – Salva l’agnello per incentivare gli italiani nella scelta di non mangiare carne di origine animale e in particolare gli agnellini, uccisi ancora cuccioli per una triste, arcaica e barbara tradizione”, dichiara Walter Caporale, Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani.
Come mostrano i dati Istat, si è registrato un calo progressivo nella vendita di carne di agnello in tutta Italia, chiaro segno che un cambiamento culturale è possibile. Dal 2016 al 2020 il consumo di carne di agnello è diminuito del 50%. Però solo nel nostro Paese, circa 2 milioni di agnelli sono stati uccisi, di cui oltre 300 mila, nel 2023, durante il periodo pasquale. Rimane, dunque, molto da fare per concretizzare un definitivo e netto cambio di direzione.
Ogni morso di carne rappresenta una scelta. Una scelta che ha conseguenze, non solo per gli animali che finiscono sul nostro piatto, ma anche per il nostro pianeta e per la nostra stessa umanità. L’allevamento intensivo contribuisce enormemente ai cambiamenti climatici, all’effetto serra, deforestazione, spreco d’acqua e degradazione del suolo. I dati FAO evidenziano che l’allevamento intensivo genera 7 milioni di tonnellate di CO2.
Secondo i dati del 35° rapporto Italia di Eurispes 2023, i vegetariani in Italia sono il 4,2%.In aumento il numero dei vegani italiani: oggi sono il 2,4%; nel 2014, anno della prima rilevazione, erano lo 0,6%. Vegetariani e vegani rappresentano il 6,6% degli italiani.
A scegliere la dieta veg sono soprattutto i giovanissimi dai 18 ai 24 anni. La percentuale è dell’8,3% del campione, che però diminuisce con il crescere dell’età, calando al 6% tra chi ha 25-30 anni; al 5,3% tra chi ha 35-44 anni e al 2,8% tra chi ha 45-64 anni.
Rispetto al genere, sono le donne a seguire di più la dieta vegetariana rispetto agli uomini con un 5,9% di donne contro un 2,6% di uomini, mentre non c’è differenza di genere tra chi sceglie una dieta vegana (2,4% sia per uomini che donne).Nel Nord-Ovest d’Italia si registra presenza maggiore di vegetariani (4,8%) e vegani (3,3%)
Durante la Domenica delle Palme, giorno dall’alto valore simbolico per l’inizio dei riti pasquali, gli Animalisti Italiani hanno invaso pacificamente chiese e piazze di tante città italiane, grazie al contributo dei volontari che da ogni parte d’Italia, hanno distribuito depliant, adesivi e palloncini a favore di una Pasqua cruelty free, invitando i cittadini a risparmiare la vita degli indifesi agnelli in nome della sua sacralità, tanto declamata dallo stesso Papa Francesco, secondo cui dobbiamo avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo. L’obiettivo della Campagna Save The Lamb-Salviamo gli agnelli è diffondere un messaggio pieno d’amore in un tempo così oscuro e tristemente segnato dalle guerre in corso.
Da Firenze a Roma, da Napoli a Bologna, indossando una felpa recante la celebre frase di Leonardo Da Vinci “Non mangio niente che abbia un cuore”, i volontari dell’Associazione Animalisti Italiani sono scesi in campo per una Pasqua senza crudeltà.
La pace, il rispetto della vita, iniziano proprio dal piatto, dalle nostre scelte alimentari.