Domani entrerà in vigore della Legge n. 651, la quale ostacola la carne coltivata e le denominazioni “meat-sounding“. Il termine si riferisce all’uso di denominazioni o descrizioni nei prodotti alimentari di origine vegetale che richiamano il linguaggio tradizionalmente associato alla carne. Ad esempio, l’espressione “burger vegetale” o “polpette vegane” potrebbero essere considerate “meat-sounding” perché utilizzano parole comunemente associate a prodotti di carne. L’uso di termini “meat-sounding” è spesso oggetto di dibattiti e regolamentazioni, specialmente quando si discute di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari. Talvolta, ci sono preoccupazioni che l’uso di tali termini possa indurre in inganno i consumatori, facendo loro credere che il prodotto contenga carne animale quando, in realtà, è di origine vegetale.
Riteniamo che questo provvedimento sia ideologico e antiscientifico, finalizzato a proteggere esclusivamente gli interessi della lobby della carne a scapito della transizione alimentare e del benessere animale.
La Legge contro la carne coltivata, promossa dal Ministro Lollobrigida, è un tentativo di bloccare la diffusione di carne coltivata e prodotti 100% vegetali. Le alternative ai prodotti di origine animale sono valide, salutari ed etiche, e la loro diffusione non sarà fermata dagli interessi dell’industria della carne.
Le alternative, come la carne coltivata e gli alimenti “meat-sounding”, rappresentano vie sostenibili per affrontare la transizione alimentare. Al contrario di quanto sostenuto dalla legge, la carne coltivata, simile in caratteristiche a quella tradizionale, si è dimostrata sicura e meno inquinante. Inoltre, offre un’opzione che riduce significativamente la sofferenza animale.
La nuova legge ha sollevato preoccupazioni a livello europeo, e l’Unione Europea valuterà il provvedimento attraverso la procedura TRIS. Questa procedura prevede un periodo di tre mesi, rinnovabile per altri tre, durante il quale la Commissione Europea può commentare e modificare l’atto normativo.
La Legge impone restrizioni sul commercio di un prodotto alimentare non ancora esistente in Europa, anticipando il parere dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). Inoltre, vieta l’uso di denominazioni “meat-sounding”, come “burger vegetale” o “polpette vegane”, affermando che potrebbero alterare gli equilibri del mercato comunitario.
La nostra lotta è volta a promuovere scelte alimentari consapevoli, etiche e sostenibili. Continueremo a difendere le alternative ai prodotti di origine animale, sostenendo la carne coltivata e gli alimenti “meat-sounding” come passi significativi verso un futuro alimentare più compassionevole ed ecologico.