Oggi, la Commissione Europea ha presentato il nuovo pacchetto sul benessere animale, delineando una serie di proposte atte a migliorare le condizioni di animali da allevamento, domestici e da pelliccia nell’Unione Europea. Tuttavia, pur riconoscendo l’impegno della Commissione per affrontare questa importante questione, l’attenzione dell’Associazione Animalisti Italiani si concentra sui passi ulteriori che devono essere intrapresi.
La prima direttrice del pacchetto affronta il trasporto degli animali vivi, un tema cruciale che coinvolge 1,6 miliardi di animali trasportati annualmente da e verso l’Ue. La proposta di ridurre i tempi di viaggio e introdurre norme speciali per gli animali vulnerabili è un passo positivo. Tuttavia, sottolineiamo la necessità di ulteriori misure per garantire un trattamento umano e rispettoso durante il trasporto, con particolare attenzione alle condizioni meteorologiche estreme. Il 94% dei cittadini europei è favorevole a porre fine alle esportazioni di animali vivi durante il trasporto, evidenziando l’importanza di un’immediata azione in questo settore.
La seconda direttrice si concentra sul benessere degli animali domestici, con uno sforzo significativo per armonizzare gli standard di allevamento, detenzione e vendita. “Accogliamo con favore la proposta di standard minimi su tutto il territorio comunitario, ma sottolineiamo l’importanza di un’applicazione rigorosa di tali norme e di controlli adeguati per prevenire il commercio illegale e le pratiche al di sotto degli standard”, dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani Onlus.
Infine, la questione del divieto di “pellicce”, sebbene non ufficialmente parte del pacchetto, è stata al centro dell’attenzione. L’iniziativa Fur Free Europe ha ottenuto il sostegno di 1,5 milioni di cittadini europei, dimostrando la crescente preoccupazione per il trattamento degli animali in quest’industria. Riconosciamo la decisione della Commissione di commissionare un parere scientifico sull’allevamento di animali per la pelliccia, ma esortiamo a una risposta tempestiva e a una legislazione coerente basata su tali conclusioni.
Mentre la Commissione Europea ha compiuto passi significativi per migliorare il benessere animale, i cittadini europei chiedono ulteriori riforme. La promessa di vietare l’allevamento in gabbia deve essere mantenuta, rispecchiando l’ampio sostegno espresso attraverso l’Iniziativa dei cittadini europei “End the Cage Age” che l’Associazione Animalisti Italiani ha portato avanti insieme alle associazioni nazionali ed internazionali, facenti parte della coalizione.
Lavoriamo insieme per garantire il rispetto e la protezione di tutte le forme di vita, implementando normative robuste e coerenti che riflettano le preoccupazioni etiche e ambientali dei cittadini europei.