L’Associazione Animalisti Italiani è profondamente indignata e sconcertata per l’evento avvenuto da poco verificatosi sul sentiero Mandrel, nelle Giudicarie, in Trentino, dove due giovani cacciatori sono stati inseguiti da un’orsa insieme al suo piccolo.
Il Presidente degli Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale, esprime con fermezza la sua posizione: “L’atteggiamento dei due cacciatori è assolutamente irresponsabile e non può essere tollerato. Sono stati avvicinati dall’orsa in quanto il plantigrado si è spaventato al loro passaggio e ha cercato di difendere il suo cucciolo. Questo è un comportamento naturale per una madre che cerca di proteggere la propria prole.”
I due giovani, noti essere cacciatori, dichiarano che stavano compiendo un’escursione sul sentiero Mandrel, situato a 1.970 metri di quota, a monte dell’abitato di Roncone. La zona era abitata anche dal cucciolo dell’orsa, che, sorpreso dall’arrivo dei cacciatori, si è sentito minacciato e ha reagito seguendo i propri istinti di protezione.
L’evento ha causato una pericolosa situazione di fuga per i due giovani. Uno dei ragazzi, cercando di mettersi in salvo, si è arrampicato su un albero, ma è stato agganciato e fatto cadere da mamma orsa, riportando una contusione al costato.
Il Presidente Caporale denuncia l’atteggiamento dei cacciatori e solleva dubbi sulla loro presenza in quell’area: “La questione è estremamente preoccupante. Erano realmente diretti a un posto di osservazione di caccia come affermato, o stavano effettivamente praticando bracconaggio, o peggio ancora, cercavano di uccidere animali selvatici?”.
Condanniamo fermamente l’atteggiamento di coloro che cercano di avvicinarsi o disturbare gli animali selvatici nelle loro abituali zone di vita, minacciando la sicurezza delle creature e delle persone coinvolte. La zona dell’incontro, ricordiamo, si trova a meno di 100 chilometri da dove, lo scorso aprile, l’ormai ‘celebre’ orsa Jj4 attaccò e uccise il runner trentino Andrea Papi. Questi fatti dimostrano l’urgente necessità di una maggiore regolamentazione dell’accesso in determinate zone in certi periodi dell’anno, così come avviene nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Le Associazioni Animaliste lanciano un appello pressante per l’avvio di un tavolo tecnico che coinvolga amministratori, esperti e associazioni protezionistiche al fine di adottare soluzioni concrete per la gestione della fauna selvatica, garantendo la protezione delle specie animali e la sicurezza sia dei residenti che degli escursionisti.
Il Presidente degli Animalisti Italiani Onlus conclude: “Dobbiamo agire con responsabilità e rispetto verso tutte le creature che condividono il nostro ambiente. Solo attraverso un approccio etico e consapevole possiamo preservare l’equilibrio ecologico e la convivenza armoniosa tra uomo e natura.”