DA OGGI ANCHE I COSMETICI TESTATI SUGLI ANIMALI IN ALTRI CONTINENTI NON POSSONO ESSERE COMMERCIALIZZATI SUL TERRITORIO EUROPEO!
Roma, 21 settembre 2016 – La Corte di Giustizia Europea ha inferto un altro dolorosissimo colpo a chi pretende di effettuare esperimenti facendo soffrire gli animali!
La sperimentazione animale per prodotti cosmetici, infatti, già proibita all’interno dell’UE, ora sarà vietata anche per quei prodotti testati fuori dal territorio europeo e successivamente immessi nel mercato dell’Unione!
Si trattava di uno stratagemma con cui le aziende provavano ad aggirare furbescamente la normativa comunitaria: non potendo fare test in Europa, li svolgevano in altri continenti, ma i loro prodotti venivano poi venduti anche nelle nazioni dell’UE. Finalmente il diritto comunitario respinge senza condizioni i test cosmetici sugli animali: quei prodotti non possono circolare in Europa, indipendentemente da dove sono stati realizzati!
Lo ha stabilito oggi la Corte di Giustizia europea (causa C-592/14) pronunciandosi sulla causa che ha coinvolto la European Federation for Cosmetic Ingredients (Efci), associazione di categoria che rappresenta i fabbricanti di ingredienti impiegati nei prodotti cosmetici all’interno dell’Unione Europea, a sostegno di tre aziende che avevano effettuato sperimentazioni animali al di fuori dell’Unione, per poi immettere i loro prodotti nel mercato britannico.
“Questa sentenza è stupenda perché risolve all’origine il problema che abbiamo: in Europa non si possono fare più test cosmetici sugli animali, ma le grandi aziende li fanno all’estero e poi portano i prodotti in Europa. Ci chiedevamo che senso avesse”. Così Walter Caporale, Presidente di Animalisti italiani Onlus, commenta la sentenza a margine della presentazione dell’Animal Aid Live 2016. “Questo chiarisce che adesso possiamo dire a queste aziende: se voi fate esperimenti in America, in Africa, in Asia, noi chiederemo di bloccare i vostri prodotti. Quindi state attenti e fate una scelta etica: uccidete meno animali, se possibile non uccidetene più”.
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