L’incidente mortale di un cavallo avvenuto a Messina ha scosso profondamente gli Animalisti Italiani e l’intera popolazione, sollevando gravi preoccupazioni riguardo allo sfruttamento degli animali nelle carrozze turistiche e nelle corse clandestine. La raccapricciante scena dell’orrore: il cadavere di un cavallo in una pozza di sangue in Via Catania, ha fatto il giro del web e ci spinge a riflettere sulla necessità di una maggiore protezione degli animali e sull’urgenza di controlli più severi da parte delle autorità competenti.
Il cavallo ritrovato senza vita, immerso in un lago di sangue dopo aver sbattuto violentemente contro un cartellone pubblicitario, rappresenta un inquietante esempio delle tragiche conseguenze dello sfruttamento degli animali per fini lucrativi. Le immagini delle telecamere della zona sono al vaglio degli inquirenti e devono essere esaminate con rigore per stabilire le cause di questa tragica morte e individuare eventuali responsabilità.
Non si può ignorare il fatto che, oltre allo sfruttamento nelle carrozze turistiche, i cavalli, specialmente nel sud Italia, sono anche coinvolti in attività illegali come le corse clandestine. È fondamentale che le forze dell’ordine intensifichino i controlli per porre fine a questi reati e per garantire la tutela degli animali coinvolti.
Tuttavia, oltre a combattere le corse clandestine illegali, dobbiamo opporci anche ad attività ritenute legali, come le carrozze turistiche, in cui assistiamo allo sfruttamento massiccio dei cavalli. Afferma Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani Onlus: “Servono regolamenti stringenti per garantire il benessere dei cavalli. Assistiamo a veri e propri maltrattamenti quotidiani con le carrozze turistiche. L’ordinanza emanata dal Comune di Palermo, che limita la circolazione delle carrozze solo in alcune fasce orarie durante le giornate più calde, non è sufficiente a proteggere questi nobili animali dagli effetti negativi del caldo estivo. Vietare la circolazione dalle 13 alle 15.30 con temperature superiori ai 37° è limitativo, considerando anche che la precedente amministrazione comunale aveva fissato il tetto ai 35°”.
Una botticella può raggiungere 800 kg di peso (carrozza e turisti). Ai cavalli viene posizionato un fastidioso, doloroso e spesso pericoloso ferro in bocca, connesso alle redini. Si potrebbe almeno optare per le briglie prive di morso, ma non accade quasi mai. L’animale viene “guidato” lungo strade affollatissime, sull’asfalto rovente, con i paraocchi, utilizzati per coprire totalmente o parzialmente gli occhi del cavallo rendendo la sua visuale limitata o oscurata. I turisti incuranti del cavallo si godono il tragitto, mentre il povero animale è sottoposto ad una sofferenza indescrivibile.
È urgente che le amministrazioni comunali siciliane e, in generale, di tutta Italia rivedano le ordinanze anti-caldo e introducano misure più rigorose per il benessere dei cavalli. È nostro dovere come società proteggere la dignità e la salute di tutti gli esseri viventi, a partire dagli animali che ci circondano. È necessario introdurre regole più restrittive per le carrozze a cavallo, assicurandosi che gli animali abbiano opportune pause, siano idratati, ben nutriti e non siano esposti a condizioni climatiche avverse.
Animalisti Italiani Onlus ribadisce la necessità di convertire le licenze dei vetturini, a Palermo come a Roma, Firenze e in tutte le altre città italiane che ancora usano l’obsoleta carrozza a trazione animale, in licenze per taxi, ape-taxi o altri servizi turistici che prevedano l’uso di carrozze elettriche.
Chiediamo alle autorità di agire con determinazione per proteggere i cavalli dalle sofferenze e dalla morte causate dallo sfruttamento nelle carrozze turistiche e nelle corse clandestine. Solo attraverso misure di legge concrete e una maggiore sensibilizzazione verso il rispetto degli animali potremo costruire un futuro più umano e compassionevole per tutte le specie che condividono il nostro pianeta.
LEGGI LA LETTERA AL SINDACO DEL COMUNE DI PALERMO