ROMA, 27 aprile 2016 – “Vedevano la luce del sole solo quando scarrozzavano per Roma i turisti”, questa l’annosa questione che vede protagoniste le Botticelle, in cui a farne le spese, come consuetudine, sono i cavalli capitolini. A seguito dell’ultima segnalazione degli investigatori del Nirda, 41 vetturini sono finiti nel registro degli indagati per maltrattamento. Nonostante la struttura fosse sotto sequestro da ben due anni, gli animali sono stati lasciati nella totale incuria e in una situazione di abbandono indegna.
Un triste ritornello quotidiano, quello per i malcapitati equini, che comporta non solo turni lavorativi massacranti alla mercè del bello e cattivo tempo, ma, come se non bastasse, la detenzione in un luogo angusto privo di aria e senza luce. Questa la situazione, totalmente inadeguata, che mina la definizione di società civile in quel dell’ex Mattatoio di Testaccio.
“Noi dell’ Ass.ne Animalisti Italiani Onlus abbiamo sempre chiesto a gran voce di abolire questa pratica vetusta – commenta così il Vice Presidente Pier Paolo Cirillo – suggerendo la possibilità di sostituire le Botticelle con dei pulmini elettrici riconvertendo le licenze, affinchè gli stessi vetturini possano continuare il loro lavoro nel pieno rispetto della vita e delle regole. Il regolamento comunale, infatti, specifica l’utilizzo di due cavalli e non di uno soltanto, per non parlare poi del fatto che quella dei vetturini, è una categoria che non fa ricevuta e dichiarazione dei redditi”. “I cavalli impiegati in questa attività – sottolinea invece il Presidente Walter Caporale – sono spesso animali anziani che ogni giorno vengono esposti al pericolo del traffico in qualsiasi situazione atmosferica, e sempre più spesso avviene il collasso di questi per le vie del centro, dovuto alla fatica e all’eccessivo sforzo cui vengono sottoposti. In tutto il mondo questa abitudine sta scomparendo, in quanto nessuna tradizione può basarsi sullo sfruttamento, tutti gli esseri umani e animali hanno diritto ad un’esistenza dignitosa”. “Lo scorso anno, insieme ad altre associazioni quali AVA, AVCPP, ENPA, LAV e OIPA, abbiamo presentato presso il Comune di Roma una petizione per l’abolizione delle Botticelle e la loro riconversione senza ricaduta occupazionale. Oltre 10.000 le firme, segno che anche i cittadini romani sono stanchi di assistere ad episodi di crudeltà. Riproporremo sicuramente la petizione alla prossima giunta entrante – conclude Cirillo – con la ferma speranza che si possa giungere ad un risultato concreto“.
La questione necessita pertanto una pronta risoluzione non solo nel pieno rispetto del benessere animale, ma anche verso le tasche dei cittadini romani che assistono da anni impotenti ad un ingente sperpero di risorse pubbliche. Ben 500mila euro spesi per un prototipo di botticella elettrica mai utilizzata e altri 1.300.000 euro per nuove scuderie a Villa Borghese dopo l’occupazione abusiva dell’ex Mattatoio.
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