Il Rapporto Italia 2020 di Eurispes ci dice che sempre più italiani optano per una dieta vegana.
Emerge che il 2,2% degli italiani ha scelto un’alimentazione completamente priva di prodotti animali. Le motivazioni sono di tipo etico e salutistico.
Tuttavia, nonostante il suo crescente successo, la dieta vegana è uno dei regimi alimentari più discussi e osteggiati.
Il Messaggero, ad esempio, in un articolo pubblicato la scorsa settimana riporta le parole del professor Giorgio Calabrese che afferma:
“Se si tratta di una scelta etica, io la rispetto, ma se invece dicono che è una scelta salutistica la considero sbagliata. Una cosa è aumentare il consumo di fibre che rallenta l’assorbimento di zuccheri e grassi, ma se mangio solo vegetali e legumi avrò un eccesso di fibre che provocherà un aumento di acido fitico che a sua volta sequestrerà molte vitamine e minerali. È come mettere la benzina in una tanica e poi farle i buchi. Senza cibi animali e con troppa fibra ci saranno due gravi carenze, quella della vitamina B12 che protegge il sistema nervoso e quella del ferro eme che lega l’ossigeno alla cellula.
E poi con l’eccesso di fibra impedisco l’assorbimento di calcio, selenio, zinco e anche potassio”.
Abbiamo scritto una lettera, attraverso il supporto del Dr. Vasco Merciadri, medico chirurgo, esperto in nutrizione e membro del comitato scientifico AssoVegan, al nutrizionista Calabrese e alla redazione de Il Messaggero, per rispondere adeguatamente alle false accuse mosse alla dieta vegana.
LEGGI LA LETTERA
Spett.le Il Messaggero,
l’articolo sulla nutrizione da voi pubblicato presenta inesattezze di fondo che possono creare confusione nei consumatori.
Le fibre che, a detta dell’esperto, grazie alla presenza di acido fitico ridurrebbero l’assorbimento di nutrienti, potrebbero spingere il lettore a ridurne il consumo.
Uno dei problemi dell’alimentazione odierna è invece proprio la loro carenza, che favorisce stipsi e patologie infiammatorie croniche e neoplastiche del colon.
Forse l’esperto si riferiva al pane integrale. Ma se quest’ultimo è lievitato con pasta madre, la presenza naturale in essa dell’enzima fitasi elimina l’acido fitico che riduce l’assorbimento di vitamine e nutrienti. Per questo anche il pane integrale dei supermercati è ormai in gran parte lievitato con pasta madre.
Vitamina B12: è prodotta da funghi e batteri. È carente in chi si nutre di alimenti troppo raffinati e lavati e in chi usa nutrirsi con la carne e i latticini di animali da allevamento intensivo, in quanto questi sono nutriti con flocculati di mais e soia OGM, che contengono pochissima vitamina B12. La maggior parte degli Italiani tende quindi ad esserne carente e tutti la devono prudenzialmente integrare.
Burger vegetali: in definitiva sono semplici polpette vegetali più o meno saporite.
Il nutrizionista che avete intervistato riferisce che fanno malissimo ma non chiarisce il perché, questo non è scientificamente corretto nei confronti dei consumatori e può fuorviare da una idonea informazione.
Per professionalità giornalistica dovete quindi pubblicare questa mia replica.
Cordiali saluti.
Dr. Giovanni Vasco Merciadri, medico chirurgo, membro del comitato tecnico-scientifico di Assovegan, associazione dei vegani italiani.
Aggiunge Riccardo Manca, Vice Presidente degli Animalisti Italiani:
Appare fin troppo evidente come un fenomeno che finalmente è testimone di una vera evoluzione morale e di un’irrinunciabile presa di coscienza di ciò che ci sta accadendo intorno, venga subdolamente osteggiato da personaggi palesemente “interessati” affinché il sistema alimentare resti immutato.
Nel 2021 continuare a sostenere l’impossibilità di non poter rinunciare a nutrirsi di alimenti di origine animale è come ritornare all’epoca delle caverne.
Considerarsi onnivori oggi è solo un bieco tentativo di giustificare la nostra propensione a non rinunciare alla bistecca.
Nel corso della storia del pianeta si sono susseguite varie ere: istinto, sopravvivenza, ragione o consapevolezza.
Oggi le condizioni del pianeta ci impongono una radicale e improcrastinabile trasformazione del nostro rapporto con la Natura e con i Suoi Figli prediletti, gli Animali appunto.
Bisogna avere il coraggio di riconnettersi con Essa e di smetterla di anteporre il profitto al rispetto verso la Vita.
È il tempo della riscoperta dell’etica, della compassione e dello spirito.
Per salvare la Vita di tutti: la nostra, quella degli Animali e quella di tutto il globo terracqueo.
Affermazioni come quelle presenti nell’articolo de Il Messaggero ci fanno restare aggrappati a una visione arcaica del mondo e ostacolano la nostra vera evoluzione.