Comunicato stampa di Animalisti Italiani, Enpa, Avcpp-IoLibero, LAV e Oipa
82 MINUTI AL GIORNO PER FAR RISPETTARE LA VOLONTA’ POPOLARE E LO STATUTO DI ROMA CAPITALE PER LO STOP ALLE BOTTICELLE E LA SALVEZZA DI 82 CAVALLI.
LE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE SOTTO LA STATUA EQUESTRE DI MARCO AURELIO IN PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO
Da oggi Animalisti Italiani, Enpa, Avcpp-IoLibero, LAV e Oipa si troveranno ogni giorno dalle 18:30 alle 19:52 sotto alla statua equestre di Marco Aurelio, in Piazza del Campidoglio, per chiedere a Sindaca Raggi e Presidente dell’Assemblea Capitolina De Vito il rispetto della volontà popolare, mettendo finalmente ai voti, come previsto dallo Statuto di Roma Capitale, la Delibera popolare “Stop botticelle” per la salvezza degli 82 cavalli utilizzati e la riconversione delle licenze in altre attività di trasporto.
Tutti potranno sostenere questa mobilitazione inviando un messaggio ai due maggiori responsabili capitolini:
- Sindaca Raggi l’hai promesso ai tuoi cittadini #OraBastaBotticelle
Facebook https://www.facebook.com/virginia.raggi.m5sroma/?fref=ts
Twitter @virginiaraggi Email lasindaca@comune.roma.it
Posta:Campidoglio 00186 Roma
- Presidente De Vito l’hai promesso ai tuoi cittadini #OraBastaBotticelle
Messenger da Facebook https://www.facebook.com/M5SDeVito/
Twitter @marcello_devito
Email presidenza.assembleacapitolina@comune.roma.it Posta:Campidoglio 00186 Roma
Le associazioni animaliste, infatti, forti di un autorevole parere legale a difesa della richiesta sottoscritta da oltre 10.500 romani due anni e mezzo fa, sottolineano che questo è l’unico atto formale depositato sul tema mentre gli annunci di spostamento nei parchi e riconversione in botticelle elettriche, aldilà anche degli alti costi sempre a carico dei romani, sono solo, appunto, annunci.
“La proposta di Deliberazione aspetta di essere votata, e su questo abbiamo ottenuto anche l’intervento del Prefetto, in ossequio ai principi della normativa in materia di tutela degli animali evolutasi a livello comunitario, statale, regionale e locale in quanto l’attività delle botticelle non è compatibile con l’etologia dei cavalli come dimostrano purtroppo i molteplici incidenti occorsi – affermano Animalisti Italiani, Enpa, Avcpp-IoLibero, LAV e Oipa – sono proprio i Comuni, in forza di una norma di rango primario, a esercitare la funzione di protezione degli animali sul proprio territorio e quindi a poter, anzi a dover regolare in maniera adeguata le attività che ne potrebbero eventualmente compromettere la tutela; la Legge 15 gennaio 1992 n.21 sugli autoservizi pubblici non di linea non prevede alcun obbligo relativo alla necessità della presenza di servizi a trazione animale; la legge regionale n.58 del 1993 sullo stesso tema lascia chiaramente la piena autonomia ai Comuni anche di scegliere di non avere una o più tipologie di veicoli e natanti per l’esercizio del trasporto pubblico non di linea e, quindi, un numero di licenze pari a zero, così come è attualmente a Roma, senza alcuna contestazione, per le motocarrozzette e i natanti nel pieno rispetto della normativa sovraordinata”.
“Il prospettato spostamento delle botticelle nei parchi urbani o il passaggio alle botticelle elettriche – con una spesa per i contribuenti non inferiore al milione e 500mila euro, come se non bastasse il milione e 300mila euro per le inutilizzate nuove stalle a Villa Borghese – non sono peraltro oggetto di alcuna Deliberazione in itinere, sarebbe solo un inutile palliativo e sarebbero comunque atti oggetto di ricorsi, mentre la revoca delle licenze di trasporto a trazione animale è già previsto sia dai vigenti Regolamenti comunali sulla tutela degli animali e sulla disciplina degli autoservizi pubblici non di linea e, quindi la Proposta di deliberazione popolare, assieme alla previsione della conversione di tali licenze, e per gli effetti dell’articolo 21 quinquies della Legge 241/90 sul procedimento amministrativo – concludono le associazioni animaliste – permette di mantenere ai titolari la propria attività professionale senza alcun pregiudizio economico e quindi senza alcuna possibilità di rivalsa sull’Amministrazione”.
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