Il Capodanno 2024 ha registrato un triste aumento degli incidenti legati ai fuochi d’artificio e all’uso di armi da fuoco, non solo tra gli esseri umani, ma anche per gli animali. Dati recenti mostrano che 274 persone sono rimaste ferite, di cui 12 a causa delle armi da fuoco e 262 per l’uso di fuochi d’artificio. Rispetto al Capodanno 2023, si registra un aumento del 52%, con 64 minorenni coinvolti contro i 50 dell’anno precedente.
Questi festeggiamenti non rappresentano però solo un pericolo per gli esseri umani. Gli animali, sia domestici che selvatici, subiscono gravi conseguenze a causa dei forti rumori, delle luci improvvise e degli odori intensi. Molti animali domestici reagiscono con paura, cercando di fuggire, talvolta ferendosi sbattendo contro porte, finestre o ostacoli. Gli animali selvatici, invece, rischiano di attraversare strade in modo imprevedibile, aumentando i pericoli sia per loro che per gli altri.
Oltre agli effetti diretti sui nostri amici a quattro zampe, i fuochi d’artificio contribuiscono anche all’inquinamento ambientale, generando elevate quantità di polveri sottili che compromettono la qualità dell’aria.
L’Associazione Animalisti Italiani ogni anno continua a farsi portavoce di una richiesta di maggiore attenzione e protezione per gli animali. Abbiamo inviato lettere ai comuni delle principali città italiane per promuovere ordinanze anti-botti e, parallelamente, abbiamo scritto al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro dell’Interno e ai Presidenti di Camera e Senato, sollecitando un divieto nazionale di fuochi d’artificio e botti.
Oltre il 90% degli italiani è contrario all’utilizzo dei fuochi d’artificio durante i festeggiamenti, e il 63% è disposto a rinunciarvi del tutto. È evidente che il Paese si sta sempre più orientando verso una maggiore sensibilizzazione sui diritti degli animali e sull’importanza di proteggere la loro sicurezza e benessere.
Gli esperti raccomandano, in tutta la settimana intorno a Capodanno, di custodire gli animali per prevenire fughe indesiderate, e di predisporre in casa un nascondiglio in modo che possano avere un luogo dove sentirsi protetti. Quando si esce con i cani in passeggiata, teneteli sempre al guinzaglio anche nelle aree riservate, perché potrebbero darsi alla fuga. Questo vale non soltanto la notte del 31 dicembre, ma anche nei giorni immediatamente precedenti e in quelli successivi, perché c’è sempre la possibilità che qualcuno accenda petardi e altri botti.
Ecco un piccolo vademecum:
1. MAI LASCIARLI SOLI – Non lasciate i vostri quattro zampe da soli ad affrontare le loro paure e soprattutto evitate di lasciarli all’aperto. E’ importante custodirli in luoghi tranquilli e protetti. Nei casi di animali anziani, cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori rivolgersi con anticipo al proprio veterinario di fiducia.
2. DOTARLI DEGLI ELEMENTI IDENTIFICATIVI – Oltre al microchip, fategli indossare una medaglietta con un recapito e se l’animale malauguratamente scompare presentate subito una denuncia di smarrimento alla Polizia Municipale o alla ASL.
3. NO ALLE CATENE – Non tenerlo legato alla catena, impaurito potrebbe ferirsi seriamente con gravissime conseguenze;
4. NO IN BALCONE – Non lasciarlo sul balcone perché potrebbe tentare di gettarsi nel vuoto;
5. VERIFICARE I BOX ESTERNI – Se vive in un box esterno, verificare che sia sicuro onde evitare di perdere il proprio animale;
6. SDRAMMATIZZARE LA SITUAZIONE – Durante i botti, se possibile, andare dal vostro pelosetto e cercare di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare;
7. CIBO – Lasciare qualche boccone appetibile quando ci si deve allontanare; un cane spaventato non mangerebbe mai, ma la presenza del cibo potrebbe rendere più familiare l’ambiente facendolo sentire, se mai fosse possibile, meno isolato.