Il 4 giugno doveva tenersi al Tribunale di Velletri, l’udienza relativa alla battaglia legale tra gli Animalisti Italiani e i fratelli Bianchi, accusati di maltrattamento e uccisione di animali, ma è stata nuovamente rinviata. La cancelleria del giudice ha mancato di disporre la traduzione dal carcere dell’imputato Marco Bianchi, portando a un ulteriore ritardo nel procedimento.
“È frustrante vedere come la burocrazia possa ostacolare il progresso di un caso così importante,” ha dichiarato Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani. “Ci auguriamo che la giustizia possa finalmente essere servita e che i responsabili dei crudeli maltrattamenti siano puniti.”
Marco Bianchi e il padre dovranno rispondere delle gravi accuse di uccisione di animali, documentate in video trovati sui loro cellulari. Nello specifico la Procura di Velletri ha ascritto i seguenti reati di uccisione di animali: a Bianchi Marco e all’amico Imperoli, in base agli artt. 110 e 544 bis c.p. perché in concorso fra loro, per crudeltà, cagionavano la morte di un uccello; in particolare, dopo aver catturato il predetto volatile vivo, l’Imperoli lo lanciava in aria e Marco Bianchi sparava un colpo di fucile disintegrando l’animale. Invece, Cervoni e il padre dei Bianchi, Ruggero, hanno cagionato la morte di una pecora: dopo averla ferita, esplodevano un colpo di fucile ai danni del povero animale che è morto tra atroci sofferenze.
Tutti i testimoni erano presenti in aula, diffidati a comparire, pronti a visionare i filmati che ritraggono i maltrattamenti degli animali a carico degli imputati. Tuttavia, a causa della mancata traduzione dell’imputato, il giudice ha deciso di rinviare l’udienza all’8 ottobre alle ore 14, davanti al nuovo giudice titolare.
“Speriamo che con il nuovo giudice si possa finalmente procedere senza ulteriori rinvii”- commenta l’Avvocato Pantanella, legale degli Animalisti Italiani – “Faremo in modo che il processo non subisca ritardi ingiustificati. Gli atti contro gli animali perpetrati dai Bianchi prima dell’omicidio di Willy Monteiro devono far riflettere sulla correlazione tra violenza sugli animali e quella sugli esseri umani”.