Sterilizzazione, perché? Ogni anno, migliaia di cani e gatti indesiderati vengono sottoposti ad eutanasia o uccisi barbaramente per mancanza di abitazioni adeguate. Innumerevoli altri animali vengono abbandonati a sé stessi,
condannati a una vita di sofferenza e privazione, una vita in strada dove muoiono di fame, di malattia e dove, peggio, rischiano di diventare vittime di carnefici senza scrupoli che li catturano per avviarli ai combattimenti clandestini, per venderli ai laboratori di vivisezione, per torturarli, cibarsene o portarli in quei canili/gattili lager dove per meri interessi economici li fanno vivere in condizioni di barbaro sovraffollamento, scoraggiando anche la loro adozione.
Esiste un modo per evitare che tutto ciò avvenga. La sterilizzazione. La sterilizzazione riduce drasticamente il fenomeno del randagismo (e degli incidenti automobilistici ad esso connessi) e favorisce drasticamente lo svuotamento dei canili/gattili, avviandoli alla definitiva chiusura. Al tempo stesso dona una possibilità in più di adozione agli animali che vi sono rinchiusi. Riduce l’incidenza di tumori e infezioni a carico del sistema riproduttivo ed il nervosismo dovuto alla necessità dell’animale di accoppiarsi. Costituisce un argine importante al propagarsi di malattie mortali come la FELV e la FIV.
Sterilizzare un animale significa anche fermare la mano di quelle persone crudeli e senza scrupoli che abbandonano o uccidono nei peggiori modi possibili le cucciolate indesiderate. Spesso si ritiene che sterilizzare significa infliggere una sofferenza o una mutilazione al proprio animale, semmai è vero il contrario. Cani e gatti non sterilizzati soffrono proprio a causa dei loro calori quando smagriscono, girano senza pace o vengono rinchiusi in casa per evitare l’accoppiamento, in preda a stress e nervosismo. Gli interventi di sterilizzazione sono semplici procedure di routine. La maggior parte degli animali prova un disagio relativamente piccolo con un ritorno alla normalità entro uno o due giorni. Doloroso e potenzialmente più pericoloso lo è sicuramente il parto.
Un grammo di prevenzione vale quanto una libbra di cure. Anche in termini economici. Per quanto un intervento di sterilizzazione al proprio animale possa sembrare oneroso, pensiamo a quanto invece costa il mantenimento dei suoi cuccioli oppure a quanto costose siano le terapie di tumori e malattie che invece la sterilizzazione previene. Ancora, si ritiene che sia ingiusto impedire che un animale si riproduca secondo quello che è il corso naturale della vita. A questa affermazione si può rispondere provocatoriamente ribattendo come mai, in base allo stesso principio, noi esseri umani non mettiamo al mondo decine e decine di figli. Ma possiamo rispondere anche con i numeri . Una sola cagna ed i suoi cuccioli in appena 6 anni possono arrivare a generare circa 67.000 cuccioli. Nello stesso arco di tempo una sola gatta ed i suoi gattini arrivano a generarne addirittura 73.000!
E’ importante cercare di comprendere come l’idea che “la natura debba fare il suo corso” non sia in realtà una scusa per non vedere ed affrontare un problema grave e quanto mai urgente. L’uomo può ricorrere a sistemi contraccettivi, concedendosi rapporti sessuali senza dover forzatamente riprodursi, l’animale no! E, allo stato attuale delle cose, gli animali non possono permettersi di riprodursi proprio per la loro condizione di sofferente sovraffollamento. Prima di puntare l’indice e dire che tutto questo è egoistico e innaturale, chiediamoci quanto di innaturale è già presente nella nostra vita di esseri umani (che “innaturalmente” viviamo, ci vestiamo, assumiamo farmaci, inquiniamo…) o chiediamoci cosa invece ci sia di “naturale” nel gettare via animali, lasciandoli randagi e senza futuro.
Le associazioni di volontariato sono al collasso per tutto ciò che riguarda fondi, spazi ed energie, ma fanno del loro meglio per accudire cucciolate non volute e abbandonate… Come si può permettere e pretendere che si accollino sempre tutti i nascituri per conto di chi non vuole sterilizzare? Non è eticamente giusto e corretto scaricare sugli altri le proprie responsabilità.
Per tutti questi motivi ed altri ancora riteniamo sia opportuno provvedere alla sterilizzazione dei proprio animali sempre ed il prima possibile. E’ possibile farlo già a partire dai sei mesi e comunque sempre nell’arco di vita dell’animale, non c’è infatti un’età massima dopo la quale non è più necessaria la sterilizzazione, ma il rischio di tumori che grazie ad essa si possono evitare, cresce in rapporto all’età.
STERILIZZA SEMPRE TUTTI ITUOI ANIMALI E MOBILITATI AFFINCHE’ ANCHE GLI ALTRI LO FACCIANO!
NON ACQUISTARE MAI NESSUN ANIMALE, ADOTTALO!
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